giovedì 28 Marzo 2024
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Grassi buoni e grassi cattivi? Tutti i grassi possono essere consumati, ecco come

Il corpo umano ha bisogno di introdurre, tra le altre sostanze utili, una certa quantità di grassi. I grassi o lipidi appartengono alla categoria dei macronutrienti e svolgono essenzialmente un ruolo energetico. Infatti è dimostrato che 1g di lipidi forniscono al corpo circa 9Kcal. I grassi possono essere sia di origine animale come quelli contenuti nel burro, strutto, panna, uova, carne e pesce ma anche di origine vegetale come quelli
presenti in oli e frutta secca. I principali grassi presenti nel cibo e a scopo alimentare sono i trigliceridi e il colesterolo. Quando si parla di colesterolo è importante però fare una distinzione tra quello definito “buono” e quello “cattivo”. In realtà non esistono grassi buoni e grassi non buoni. Tutto sta nel bilanciare non solo le porzioni giornaliere ma anche assumere le fonti alimentari di questi nutrienti con la giusta frequenza settimanale. Per convenzione il colesterolo LDL è definito “colesterolo cattivo” mentre quello HDL è
indicato come “colesterolo buono”. Il motivo è dovuto al fatto che a differenza di quello HDL che ci protegge maggiormente dal rischio cardiocircolatorio, quello LDL è alla base della formazione di processi infiammatori che vedono come protagonisti delle occlusioni ossia “placche di ateroma” che vanno a ridurre il lume dei vasi sanguigni causando problemi alla circolazione, fino a portare in maniera silente e subdola alla morte di certi soggetti per infarto o ictus. Se poi oltre ad un’alimentazione sbilanciata si associa anche una
vita sedentaria ed un consumo di alcol e fumo, il danno è sicuro. Come facciamo a tenere sotto controllo il livello di colesterolo LDL e nel frattempo tenere alto quello HDL? Sicuramente con un’alimentazione bilanciata, abbinata all’attività fisica. Invece, un’alimentazione ricca di grassi saturi, presenti in alimenti di origine animale e cibi precotti o confezionati, i cosiddetti cibi industriali, può portare con il tempo ad un aumento del colesterolo LDL. Esiste inoltre, una porzione di grassi definiti essenziali in quanto il corpo
umano non è in grado di produrli e così li deve assumere dagli alimenti. Questi grassi essenziali sono importanti per garantire il benessere dell’organismo in quanto oltre a fornire energia, aumentano il senso di sazietà, rendono il cibo più gradevole e sono importanti per assorbire alcune vitamine come la vitamina A, presenti negli ortaggi e frutta di colore giallo-arancione. Questi grassi appartengono alla serie dei grassi omega 3 e omega 6 e nella giusta quantità sono importanti per la salute del nostro cuore e vanno
a modulare i processi infiammatori. La quota giornaliera di grassi si aggira intorno al 25-30% delle calorie totali, di cui la percentuale maggiore deve provenire da quelli monoinsaturi e polinsaturi mentre quella minore dai grassi saturi. Le fonti principali di grassi monoinsaturi sono l’olio extravergine di oliva, adatto per cotture a basse temperature, meglio se usato a crudo e gli avocado, ossia frutti tropicali ad alto contenuto
energetico e fonte di potassio. Invece le fonti di grassi polinsaturi della serie omega 3 e omega 6, sono il pesce azzurro come ad esempio le alici, sgombro e sardine ma anche la frutta secca, ricchi tra l’altro anche di vitamina E, un potente antiossidante e sali minerali importanti come potassio, calcio, ferro e fosforo. Il fatto che alcuni grassi sono definiti cattivi rispetto ad altri, non deve spaventarci né tanto meno “demonizzare”
alcuni alimenti ricchi di quei grassi che magari sono più correlati ad un rischio per la salute umana. Sicuramente ne dobbiamo introdurre di meno rispetto a quelli che non sono correlati al rischio cardiocircolatorio ma è sbagliato anche non assumerli proprio, in quanto tutti i grassi svolgono un ruolo fisiologico e ormonale importante nell’organismo. Dunque bisogna puntare sulla qualità piuttosto che alla quantità. Quindi seguire un’alimentazione bilanciata che include tutte le fonti di grassi, secondo i principi della dieta mediterranea, ci consente di mangiare un po’ di tutto senza privarci di nulla affinché abbiamo
sempre un buon rapporto con il cibo. Perché se la nostra mente è appagata anche il nostro corpo rimane in salute.

A cura del Dott. Gerardo Massa, Biologo Nutrizionista, Perfezionato in igiene Alimentare, Nutrizione e Benessere

Contatti:

Studio di Nutrizione, Via Michelangelo Buonarroti 31 Casoria (NA)

cell. 3351767364

Instagram: dott. gerardo_massa

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