Il Messaggio di Natale del vescovo di Nola Francesco Marino: una toccante riflessione sul mistero dell’Incarnazione attraverso il canto “Tu scendi dalle stelle” scritto, a Nola, da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori.
«In un tempo in cui sembra che la natura umana sia solo limite e fragilità, il Natale del Figlio di Dio fatto uomo, al contrario, ricorda e annuncia a tutti che anche noi siamo fatti di “polvere di stelle” e non di fango e di miseria […] Quel Bambino divino tremante nel presepio, infatti, prelude al Crocifisso di Nazareth freddato sulla croce del Golgota e in tutti i “venerdì santo” della storia dell’umanità. L’amore che Dio ha per noi gli è costata il caro prezzo della passione di cui il Figlio Gesù si fece carico. Come non pensare perciò a tanti bambini cui “mancan panni e fuoco”, come canta Sant’Alfonso, e che ancora oggi tremano per il freddo e la paura sotto i bombardamenti a Gaza, in Israele, in Libano, in Siria, in Ucraina e in ogni parte del mondo a causa della guerra, della fame, dell’emergenza abitativa, dell’abuso, della sopraffazione. Non possiamo permettere che quel Bambino divino continui a tremare nel grido silenzioso dei tanti, troppi, aborti. Non possiamo permettere che la carne dei poveri, dei senza tetto, dei lavoratori precari sia terrorizzata da politiche disumane e contrarie alla dignità della persona. Non possiamo permettere che gli immigrati, anche sul nostro territorio diocesano, siano rifiutati e esclusi o sfruttati e aggrediti. La carne umana è carne di Cristo e merita sempre protezione e accoglienza».
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