lunedì 10 Novembre 2025
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Il Palio di Somma per la pace: due appuntamenti imperdibili

Il titolo-tema dell’edizione 33^ del Palio di Somma Vesuviana 2025, “La Somma speranza”, si coniuga con l’esigenza di poter ancora attendere la pace ed un futuro migliore, nonostante il remare contro delle guerre e delle ingiustizie attuali

Venerdì 5 settembre ore 20.00, i giovani volontari del cantiere del Palio, i giovani per un Mondo Unito del Centro Vita, l’Azione Cattolica e la Comunità Interparrocchiale, San Pietro-San Michele-San Giorgio, insieme con la comunità cittadina, fermeranno le attività nella sede del cantiere, alle ore 20.00, Sala Santa Caterina, per un momento di riflessione sulla Pace nella storia presente.

Occasione per lanciare un messaggio di Pace che da Somma Vesuviana possa raggiungere i cuori di tutti: “Uniti per la pace, auspichiamo un mondo dove ogni conflitto possa essere risolto attraverso il dialogo e la comprensione reciproca. In questo momento difficile, con guerre e crisi che colpiscono diverse parti del mondo, come Gaza, Ucraina e Sudan, ribadiamo il nostro impegno per la nonviolenza e la solidarietà. Crediamo che la pace sia possibile solo attraverso la giustizia, la libertà e l’amore. Invitiamo tutti a lavorare insieme per costruire un futuro più armonioso e rispettoso della dignità umana, dove ogni persona possa vivere senza paura e con speranza. La nostra speranza è che la pace diventi un cammino concreto verso un mondo migliore”.


Domenica 7 settembre
ore 10.30 nei giardini di piazza Vitt. Emanuele III: riposizione della targa commemorativa pressol’Ulivo di Gerusalemme. Presenti il Sindaco Salvatore di Sarno e i Parroci della Comunità interparrocchiale.

Abbiamo colto l’occasione di associare la commemorazione dei trent’anni, il 21 gennaio 1996- 2026, dell’evento, Un Ulivo per la pace, promosso dal Centro Vita e dal Comune di Somma Vesuviana, inmemoria di Gioacchino Costanzo, vittima di un agguato camorristico a soli due anni, a questo accorato appello di pace, Palio 4 Peace, a causa delle guerre che stanno tormentando il mondo, in particolare per l’immane tragedia di Gaza e per ogni altra guerra in corso come il Ucraina e in Sudan.

si invita la cittadinanza in piazza, presso i giardini, dove quasi trent’anni fa fu piantato un ulivo, proveniente da Gerusalemme, come simbolo di reazione a ogni guerra, tanto a quelle di camorra come quelle nel mondo in Medio Oriente.

Le speranze ma anche i propositi che i giovani per un Mondo Unito del Centro Vita scrivevano trent’anni fa, ritornano e sono il motore ancora oggi di noi ragazzi: «La città non può accettare la logica della rassegnazione dinanzi a chi vuole annientare ogni speranza. È una responsabilità nei confronti di tutti: innocenti e colpevoli. Vivere, gioire, sentire è qualcosa a cui tutti hanno diritto. Diciamo no alla cultura della morte e dell’omertà».

«Il dolore ci ha messo insieme, ma la speranza ci ha unito», uno slogan che ancora oggi ci unisce nella convinzione di poter affrontare la sofferenza che affligge i nostri giorni non arrendendosi, ma reagendo grazie all’amicizia reciproca.

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