martedì 11 Novembre 2025
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Il potere occulto: come i dirigenti comunali indirizzano le scelte della politica

Diritti e responsabilità: quando i consiglieri comunali diventano spettatori delle loro stesse decisioni

Un giovane consigliere comunale di Torre Annunziata denuncia l’eccessiva influenza dei dirigenti comunali e l’incapacità della politica di opporsi a questa egemonia. Spesso, infatti, questo potere si nasconde dietro presunti impedimenti legislativi e lungaggini burocratiche che, da un lato, impediscono alla politica di sviluppare i propri programmi, mentre dall’altro vengono indirizzate decisioni senza alcuna possibilità di intervento dei rappresentanti eletti dal popolo.

Tutto è scaturito da una richiesta del consigliere comunale di Oplonti Futura Lucio D’Avino che nei giorni precedenti all’ultimo consiglio comunale di Torre Annunziata aveva presentato una serie di emendamenti al regolamento dei servizi per la prima infanzia, ma si è visto rispondere che essi erano inammissibili senza che fosse fornita alcuna motivazione a supporto. La presidente della commissione, Sofia Donnarumma, ha spiegato che il diniego è venuto dal dirigente del settore, difendendo il suo operato e affermando che la politica dovrebbe limitarsi a un ruolo di indirizzo, evitando di entrare in questioni tecniche. Secondo D’Avino, “questa posizione, oltre a essere discutibile, mina la dignità e il ruolo dei consiglieri, i quali hanno il diritto di proporre emendamenti anche di natura tecnica, come stabilito dalla normativa vigente.”

Abbiamo già assistito a scene simili, dove i dirigenti esercitano un’influenza eccessiva sulle decisioni politiche. In una passata seduta del consiglio comunale, fu proprio il Sindaco Cuccurullo che spiegò che i fondi che aveva promesso fossero destinati al recupero del quadrilatero delle carceri sarebbero stati dirottati altrove, citando le lunghe procedure burocratiche come motivazione del dirigente dell’ufficio tecnico. La debolezza della politica nel far valere le proprie scelte sembra soccombere di fronte al potere dei dirigenti, che spesso influenzano le decisioni.

La storia recente di Torre Annunziata è segnata da episodi di corruzione che hanno coinvolto funzionari pubblici, culminati nell’arresto del capo dell’ufficio tecnico, episodi che dovrebbero servire da monito. Il recente commissariamento del comune è un segnale allarmante di quanto la gestione amministrativa possa sfuggire al controllo politico. La situazione sembra stagnante e poco è stato fatto per limitare le decisioni dirigenziali: associazioni e ditte “amiche” continuano a ricevere finanziamenti per gestire le emergenze, l’ufficio tecnico mantiene un’influenza eccessiva sulle scelte progettuali della città, e il dirigente capo della polizia locale ha addirittura compilato un dossier avanzando sospetti nei confronti del capo staff di ingerenze camorristiche, portando alle dimissioni di Pierpaolo Telese, nonostante la sua storia personale e politica parli di tutt’altro.

D’Avino ha lamentato la persistente mancanza di trasparenza, sottolineando che il ruolo dei consiglieri è proprio quello di supervisionare le decisioni dei dirigenti. Ha chiesto ai consiglieri comunali di farsi portavoce di contributi “fondati su studio, competenza e rigore”, specificando che “non è la tecnicità a delegittimare un emendamento, ma l’approssimazione politica a danneggiare il buon andamento della Pubblica Amministrazione.”

Spesso, però, sono proprio i consiglieri comunali, sia di opposizione che di maggioranza, a rivolgersi direttamente ai dirigenti, che hanno la possibilità di determinare la priorità degli interventi. Questo crea un rapporto che, da una parte, certifica il potere dei dirigenti, mentre dall’altra istituzionalizza il favoritismo a scapito della collettività.

La mancanza di un adeguato “spoil system” ha portato a una situazione in cui i dirigenti, spesso privi di accountability, operano senza un vero controllo. È fondamentale che i rappresentanti eletti rivendichino il loro ruolo e si facciano portavoce delle istanze della comunità. Solo così si potrà sperare in un’amministrazione più trasparente e responsabile, in grado di rispondere alle reali esigenze del bene comune.

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