SOMMA VESUVIANA. Basta un’indagine dei carabinieri per “perdere” titoli e qualifiche. Accade al Comune di Somma Vesuviana dove fino a qualche giorno fa Pasquale Molaro, nominato dal sindaco Pasquale Piccolo dirigente ai Lavori Pubblici, Manutenzione, Patrimonio era ingegnere sugli atti del municipio e poi oggi, preso atto delle indagini dei militari del maresciallo Raimondo Semprevivo, Molaro diventa semplicemente un dottore in Ingegneria.
Basta leggere l’avviso di dimissioni pubblicato nella home page del sito istituzionale del Comune “In data odierna con nota prot. n. 1309 del 22/01/2015 il Dott. In Ingegneria Pasquale Molaro ha rinunciato all’incarico, conferito con decreto sindacale n. 1 del 08/01/2015, di Responsabile dell’Ufficio Tecnico-LL.PP del Comune di Somma Vesuviana per motivi familiari”. Mentre nel verbale del 29 dicembre 2014 in cui la commissione esaminatrice (in appena 1 ora e 55 minuti) procede ai colloqui di tre candidati, Molaro viene definito ingegnere, così come accade nel decreto di nomina firmato dal sindaco il 7 gennaio scorso. Svista o dolo? Anche su questo indagano i carabinieri per verificare eventuali responsabilità da parte di funzionari e amministratori che hanno proceduto al bando, alla verifica e alla nomina.
Una questione di titoli e finti titoli cui il Comune di Somma non è nuovo. Nel 2012 i carabinieri indagarono, dopo un blitz compiuto dalle telecamere di “Striscia la Notizia”, sull’attività svolta da un consigliere comunale, odontotecnico, che operava invece come dentista. Una condizione che portò al consigliere una denuncia per esercizio abusivo della professione medica. Il caso vuole che oggi quello stesso consigliere sia il principale “sponsor” politico del dottor Molaro. Come sosteneva Benedetto Croce “corsi e ricorsi storici”.