Menotti Lerro riceve le congratulazioni da Jon Fosse in occasione dell’uscita dell’antologia dedicata ai Poeti Empatici Italiani (Genesi, 2025).
La barca dei Poeti Empatici naviga sull’oceano dell’Arte, attraccando dove sembra quasi impossibile, è l’impegno che vede quell’oltre con l’occhio dello spirito mischiato con il gioco serio delle parole.
Menotti Lerro, fondatore della Scuola Empatica, diffonde per aggregare, perché il mondo ha bisogno di bellezza e di coraggio.
Intimità ispiratrice e dovere morale si esternano con realismo raro e non è in verità pessimismo pensare che su questo pianeta siamo solo in transito, che il lasso di tempo concesso ad ognuno bisogna dunque plasmarlo con quel “bello” che è anche “buono”. Se talvolta sembra esserci silenzio, in verità qualcosa di nuovo sta arrivando, ed è Il Logos che crea spazio dove l’eternità si lascia intravedere, ed è l’artista, svincolato dal suo Ego, capace di elargire la parte del tutto, che è l’opera d’arte.
Jon Fosse, premio Nobel per la letteratura (2023), si è congratulato con l’ideatore dell’Empatismo, Menotti Lerro, capace di riuscire a cucire la trama di ciò che l’animo umano è spesso distratto dalla velocità e dall’ ingordigia della possessione.
Siamo Empatici nel momento in cui l’altro è in noi sentendone profondamente le sue emozioni, e allora la voce interiore sollecita la creatività. Tutti possiamo essere artisti? Difficile rispondere…
Ma per certo tutti possiamo essere seguaci e oggi niente sembra essere più entusiasmante da seguire che il Movimento Empatico che giorno dopo giorno si struttura in bellezza e concretezza.
L’avallo di Jon Fosse a Menotti Lerro ha un sapore antico, di autenticità tra uomini veri e grandi che si sono stimati dopo aver scambiato poche parole. Tra l’altro è noto a tutti di quanto Lerro sia capace di arrivare al cuore dei grandi…
Un fatto straordinario, dunque, che sa anche di grande storia. “Gli empatici” sono ora una vera e propria categoria della letteratura italiana e, oserei dire, una delle più belle di sempre.
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