lunedì 7 Ottobre 2024
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“La camorra vista&rivista” presentato mercoledì 25 settembre al consiglio regionale

Ritorna nelle librerie e nelle mani di quanti hanno potuto leggere, già negli anni passati, la rivista “la camorra vista&rivista”. Il nuovo numero sarà presentato mercoledì 25 settembre presso la sede del Consiglio Regionale della Campania al Centro Direzionale di Napoli – Isola F13 – 21 piano, sala Nassiriya.

“Un nuovo numero che riapre, finalmente, dopo una lunghissima pausa”, spiega il direttore Francesco de Rosa, ” il tempo del nostro impegno civile anche con la nostra rivista che ha dentro un documento eccezionale per i dettagli che offre e la capacità di leggere gli eventi di ben due secoli fa visti, descritti e vissuti da un intellettuale illuminato dell’800. Figlio di un meridione che ha sempre e anche saputo scrivere e riflettere su stesso e sulla sua terra con lucidità e rigore. Dell’esistenza di quel documento ne conoscono già in tanti con tutti i contorni. Ma altrettanti, probabilmente, ne ignorano, ancora oggi, l’esistenza e quindi tutta la sua potenza narrativa. Potrete leggerlo integralmente, nella lettera che riguarda la camorra a pagina 95 che poi al numero di dicembre prossimo avrà la lettera che riguarda la mafia”.

Pasquale Villari, l’autore delle “Lettere meridionali” di cui si parla a pagina 93, storico insigne, fu «dal 1869 al 1870 segretario generale del Ministero della Pubblica Istruzione». «Deputato dal 1873 al 1882 quando poi decise di non ricandidarsi più. Suo fu l’incarico di ministro della pubblica istruzione dal febbraio 1891 al maggio 1892. Sua l’idea anche di istituire, come avvenne nel 1891, gli Uffici Regionali per la Conservazione dei Monumenti che oggi sono le Soprintendenze per i Beni Architettonici ed Artistici. Dal 26 novembre 1884 fu Senatore del Regno con vari altri incarichi fino al 1913. Fu persino massone e lo dichiarò senza alcuna ombra. La sua lucidità nel descrivere ciò che avveniva a Napoli con la camorra, a Palermo con mafia e nel resto del sud Italia con altre forme di devianza è una fotografia impressionante tanto è reale e persino attuale, mutatis mutandis, rispetto a due secoli fa. Non ve ne svelo i dettagli per non rubarvi il gusto della lettura che ne farete. Può essere un ottimo punto di ripartenza per una rivista che sin dal maggio del 2012, quando presentammo il primo numero con il caro Amato Lamberti, che si commosse in una mail che ci mandò perché rivide in questa rivista i suoi già noti e storici “Quaderni”. Quel giorno c’era Aldo Masullo, il Questore di allora, gli uomini e le donne della Questura di Napoli e molti magistrati impegnati in prima linea. Ma c’erano anche tanti operatori culturali, docenti, dirigenti, artisti e avvocati penalisti che tuttora sono nel comitato redazionale.

Accadeva presso l’Appartamento del Domenichino al Duomo di Napoli le cui porte di aprirono per noi grazie a Paolo Iorio, direttore del Museo di San Gennaro che quel giorno condusse la presentazione. L’idea, tuttora validissima, che era stata messa in campo era ed è quella di creare un luogo d’informazione e studi, di confronto e visioni, d’osservazione e prevenzione dove nessuna sigla, tranne quella che dà il nome a questa rivista e al portale web ad esso collegato, potesse avere la primazia. Su questa rivista e sul portale è il/la benvenuto/a chiunque vorrà fornire riflessioni, spunti, contributi sul grande tema della legalità, della prevenzione e della repressione che non può vivere di bandiere esclusive.

“Abbiamo aperto con un tema (che caratterizza anche la copertina del nuovo numero)”, aggiunge De Rosa, “grazie ad un articolo che è anche una testimonianza di Miram Corongiu, che da “contadina visionaria” quale è, gettava luci sul caporalato ben prima della morte di Satnam Singh, il lavoratore indiano 31enne che in un lunedì pomeriggio ha perso un braccio e la vita dissanguato mentre stava lavorando nei campi intorno a Latina, nell’area agricola dell’agro pontino, nel Lazio. Lasciato a terra da solo davanti casa sua dal suo datore di lavoro italiano poi arrestato. La copertina avevamo deciso così già di dedicarla al tema che farlo ora vale il doppio anche a voler onorare la memoria di un innocente. La camorra è anche questo. Tanti altri spunti di riflessione troverete sulle prossime pagine per i quali si ringrazia di cuore tutti coloro che hanno scritto per questo numero: Miriam Corongiu, Girolamo De Simone, Paolo Siani, Roberta Vannini, Luigi Panacea, Louis Siciliano, Carmine Mocerino, Simona Bonaura, Andrea Busiello, Nicola Giovanni Saetta, Antonio Grilletto, Antonio D’Amore, Leandro Limoccia, Luigi Maiello, Gianluigi Esposito, Luigi Gravagnuolo, Giuseppe Fornaro, Lucia Vaccaro, Noemi De Rosa, Aniello Manganiello, Antonella Schiavone. Ecco di seguito il sommario con i titoli degli articoli che troverete”.

Il nuovo numero della rivista sarà presentato mercoledì 25 settembre 2024 ore 17 presso la sede del Consiglio regionale della Campania – isola F13 – napoli 21° piano – sala Nassiriya. In programma gli interventi di Vittoria Lettieri, vice presidente commissione regionale
anticamorra e beni confiscati; di Carmine Mocerino, capogruppo consiliare | già presidente commissione anticamorra e beni confiscati; del nostro Francesco De Rosa, direttore della rivista, di Aniello Manganiello, parroco a Scampia. Interverranno inoltre Roberta Vannini, segretario generale Uil Scuola Campania; Antonio D’Amore, esponete di punta in Libera – associazione contro le mafie; Ottavio Lucarelli, presidente ordine giornalisti campania. Con la partecipazione degli studenti e dei docenti del Liceo «Margherita di Savoia – Napoli» e delle belle testimonianze di chi ha affidato alle pagine di questo numero corrispondenze, riflessioni, approfondimenti, articoli, interviste. All’assessore regionale che ha delega alla Legalità, Mario Morcone saranno affidate le conclusioni.

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