giovedì 7 Dicembre 2023
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La Cantata dei Pastori. Peppe Barra e Rosalia Porcaro in scena al Politeama

di Emilia Ferrara

NAPOLI. Come da cartellone lo scorso giovedì 14 dicembre in scena la prima rappresentazione de “La Cantata dei Pastori, ovvero: due ladroni a Betlemme”.

di Peppe Barra e Paolo Memoli presso il teatro Politeama di Napoli, in via Monte di Dio 80, che replicherà fino a sabato 6 gennaio 2018.

Il testo è liberamente ispirato all’opera teatrale sacra di fine seicento di Andrea Perrucci.

La sincronia delle scene, luci e dialoghi è perfetta. Il testo racconta le traversie di Giuseppe e Maria per giungere al censimento di Betlemme e gli ostacoli che la santa coppia dovrà̀ superare prima di trovare rifugio nella grotta della Natività̀. Nel difficile viaggio vengono accompagnati da due figure popolari napoletane, Razzullo, interpretato da Peppe Barra, scrivano assoldato per il censimento, e Sarchiapone, interpretato da un’irriconoscibile Rosalia Porcaro, barbiere pazzo in fuga per omicidio.

Durante il viaggio verso Betlemme la coppia dovrà affrontare le numerose insidie che i Diavoli frappongono loro per impedire la nascita del Verbo. I Diavoli saranno infine sconfitti ad opera degli Angeli, al termine, vi sarà l’adorazione dei vari e classici personaggi del presepe: pastori, cacciatori e pescatori.

Nella straordinaria sceneggiatura gli attori si muovono a ritmo veloce e sicuro, alternando momenti esilaranti con dialoghi tra versi arcadici e lazzi scurrili, tra lingua colta e dialetto, tra sentimento cattolico e rito pagano.

Sul palcoscenico accanto agli ineguagliabili Peppe Barra e Rosalia Porcaro ci sono: Patrizio Trampetti (Diavolo Oste/Cidonio), Maria Letizia Gorga (Zingara/Gabriello), Marco Bonadei (Demonio), Fabio Fiorillo (Ruscellio), Francesco Viglietti (Armenzio), Andrea Carotenuto (Giuseppe), Chiara Di Girolamo (Maria Vergine) e il piccolo Giuseppe De Rosa (Benino).

Come ricorda il regista Peppe Barra: “Da quando è stata scritta nel 1698, “La Cantata dei Pastori” è stata rappresentata e continuamente rimaneggiata, dimostrando di essere con la sua porosa vitalità̀ il testo più̀ longevo della tradizione del teatro barocco napoletano. L’evoluzione strutturale dell’Opera, nel corso dei secoli, ha coniugato la prosa con l’inserimento di una struttura musicale. Nel 1974 la rivoluzionaria edizione della Nuova Compagnia di Canto Popolare si è avvalsa dell’impianto registico e musicale del Maestro Roberto De Simone. Da quel momento in poi tanti sono stati i compositori che hanno avuto la possibilità̀ di rinnovare e arricchire la rappresentazione. Le musiche, in questo attuale allestimento, sono il passepartout di un impianto drammaturgico dell’opera barocca. Rappresentarla ogni anno è un regalo soprattutto a me stesso e alla mia compagnia, per la gioia di farlo, come una festa in famiglia, per la gioia di quelli che, prima dell’Era televisiva, vedevano la Cantata ogni Natale, e anche per la gioia di quelli che vedono per la prima volta uno spettacolo così tanto amato, tanto rappresentato, portato a memoria di generazione in generazione. Una lettura semplice e attenta, senza dimenticare la recente tradizione popolare, ma senza privilegiarla, per riscoprirne, con la benevolenza del pubblico, l’originaria dignità̀ e la poesia”.

 

Un classico appuntamento molto atteso, ogni anno torna puntuale ma continua ad attirare tanti estimatori di teatro che per fortuna sono ancora numerosissimi.

Le musiche sono di Lino Cannavacciuolo e Roberto De Simone.

Le scene sono di Tonino Di Ronza, i costumi di Annalisa Giacci, le coreografie di Erminia Sticchi, Assistenti alla Regia Francesco Esposito e Gennaro Monti, assistenti alla Scenografia Emanuela Ferrara e Lucio Valerio, assistente ai Costumi Antonietta Rendina.

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