sabato 20 Aprile 2024
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La riforma dell’edilizia pubblica in Campania eterna incompiuta

Le Organizzazioni dell’utenza SUNIA-SICET-UNIAT-ASSOCASA denunciano una sempre e più crescente insofferenza della Regione Campania a confrontarsi con le parti sociali  continuando ad assumere decisioni senza tener conto della realtà sociale.

Infatti l’emanazione dell’Avviso pubblico per l’anagrafe del fabbisogno abitativo, che dovrebbe rappresentare il caposaldo della nuova politica abitativa ne è l’esempio eclatante. Il suddetto Avviso pubblico che consente ai cittadini di iscriversi all’anagrafe del fabbisogno abitativo attraverso la piattaforma predisposta dalla Regione Campania, attiva dal 13 luglio fino al 30 settembre 2022, nasce all’insegna dell’approssimazione e della sottovalutazione delle enormi difficoltà che gran parte dell’utenza sta riscontrando nel ricorrere allo strumento telematico della piattaforma.

In prima istanza i sindacati avevano proposto di prevedere in via sperimentale una fase transitoria, che consentisse ai cittadini di poter partecipare anche attraverso la presentazione della domanda cartacea da inserire in piattaforma attraverso il supporto degli uffici pubblici, in primo luogo dai Comuni.

In aggiunta le stesse Organizzazioni avevano manifestato la propria disponibilità a sottoscrivere una specifica convenzione che consentisse l’accesso alla piattaforma su delega degli interessati, onde superare le difficoltà riscontrate dai cittadini, con poche competenze digitali e senza strumentazioni adeguate, per l’accesso con lo spid e la compilazione della domanda on line. A fronte di tali proposte non è stata nemmeno prevista l’istituzione di specifici sportelli di supporto ai cittadini attraverso il coinvolgimento dell’Acer e dei Comuni.

Tra l’altro la piattaforma è stata avviata in assenza dell’istituzione dell’Autorità per le opposizioni prevista dal Regolamento regionale e alla quale i cittadini dovrebbero rivolgersi all’atto dell’approvazione della graduatoria provvisoria.

Manca qualsiasi indicazione operativa per la individuazione degli alloggi che dovranno essere assegnati nei vari ambiti territoriali, cosa che non mancherà di provocare tensioni sociali tra gli aventi diritto.

Le Organizzazioni degli inquilini evidenziano che il confronto con i Dirigenti della Regione in sede tecnica, non produce risultati  e, spesso, decisioni non condivise vengono fatte passare per condivise con le stesse.

Pertanto, necessita il ripristino del confronto politico in sede di Osservatorio regionale sulla Casa.

Le organizzazioni degli inquilini, ancora una volta evidenziano una assoluta inadeguatezza nella gestione delle problematiche del patrimonio pubblico anche da parte dell’azienda regionale ACER. Ad oggi nessun cantiere è stato aperto con i fondi straordinari (es. superbonus 110%) e ciò nel silenzio inerte della Regione i cui vertici fanno continue conferenze stampa ove si annunciano interventi, allo stato, solo sulla carta.

Non si concordano criteri e priorità per gli interventi di manutenzione degli alloggi,  né si avviano azioni significative per la realizzazione di nuovi alloggi, mentre la situazione dei quartieri popolari e diventata insostenibile.

 

Permane ancora, come denunciato in altre occasioni, in tutti i dipartimenti dell’ACER, una situazione gestionale insostenibile: il personale sempre di più inadeguato e insufficiente, servizi manutentivi quasi inesistenti, nessuna programmazione né delle vendite, né della gestione del numeroso pregresso amministrativo, ritardi e mancato riscontro agli impegni assunti nel confronto con le parti sociali. Ad oggi, non è stato ancora concretizzato un regolamento per il recupero della morosità pregressa nel rispetto dei Regolamenti regionali.

Non è stato avviato nessun confronto serio sui piani di manutenzione, recupero e rigenerazione urbana. Gli unici progetti predisposti sono quelli redatti già da diversi anni e che non sono stati completati per mancanza di finanziamenti, si ignora quali progetti innovativi siano stati predisposti.

E’ veramente scandaloso che la Regione, nonostante esplicite richieste, non abbia mai convocato una riunione dell’Osservatorio su queste tematiche. Qualcuno spaccia per confronto le informazioni parziali fornite a posteriori alle parti sociali e, spesso, nei vari provvedimenti, si fa riferimento ad un presunto confronto con il sindacato che, si ripete, non c’è mai stato se non nell’avvio della riforma dell’edilizia pubblica, confronto interrotto proprio quando c’era necessità di non chiudersi nella propria referenziale autosufficienza.

 

Dopo oltre tre anni dall’entrata in vigore della riforma, la Regione, con il parere contrario delle Organizzazioni degli inquilini, ha proceduto a modificare il Regolamento regionale solo perché non è stata capace di far istituire l’Autorità per le Opposizioni in tutte e cinque le province. Infatti, tale modifica prevede che, avendo soppresso le Commissioni Provinciali Assegnazione alloggi, dal primo gennaio del 2022 si sarebbe dovuta  insediare la sola autorità per le opposizioni della provincia di Napoli che, per un periodo di sei mesi, avrebbe dovuto occuparsi anche delle altre province della Regione, con quali difficoltà e risultati è facile immaginare. Per tutte le pratiche giacenti presso l’ACER o i Comuni (circa 18.000 pratiche, il grosso delle quali è dell’ACER e di alcuni comuni, come Napoli e Pozzuoli) la Regione si è inventata una procedura che, in sostanza, assegna agli stessi Enti che hanno mostrato la loro incapacità di istruttoria e gestione, il compito di istruire e definire tutte queste pratiche senza neanche prevedere un termine perentorio per la conclusione del procedimento.

Il tutto a danno dell’utenza.

 

Le Organizzazioni degli inquilini hanno fatto le loro proposte chiare indicando anche le possibili soluzioni, ma la risposta è stata di una tracotanza assoluta, chiusa ad ogni confronto sia di metodo che di merito, così come sta succedendo in queste ore, ove, invece di convocare l’Osservatorio regionale sulla casa sulle gravi problematiche abitative (sfratti, fondi per la locazione, la morosità incolpevole, le risorse, i progetti, etc.) viene convocato l’Osservatorio solo per una interpretazione della normativa sulle assegnazioni.

 

In tutto questo l’Assessore Regionale Discepolo, impegnato nelle varie Conferenze stampa annuncia quotidianamente miracoli in ambito urbanistico e la fine degli imbrogli nella gestione del patrimonio pubblico, ma dimentica che la Regione ha avuto e continua ad avere enormi responsabilità sulla gestione del problema abitativo.

 

Non si può, poi, non considerare che, tra qualche mese, dovrebbe entrare in vigore la seconda parte della riforma e cioé il nuovo regime di determinazione dei canoni degli alloggi ERP che già avrebbe dovuto trovare applicazione il 1 gennaio 2022 e rinviato al 1gennaio 2023 con la motivazione di una rivisitazione di alcune parti della normativa sui nuovi criteri, anche a seguito delle forti proteste degli assegnatari.

 

E’ quasi finito l’anno e non è stato avviato né un monitoraggio degli ISEE consegnati dagli assegnatari di alloggi ERP, né una discussione di merito in sede di Osservatorio regionale. Le Organizzazioni degli inquilini hanno rappresentato che l’adeguamento del regime dei canoni deve necessariamente salvaguardare i nuclei familiari con redditi bassi (pensionati, disabili e  lavoratori precari, ecc.). correggendo il meccanismo del calcolo basato sull’ISEE, come ad esempio quello dell’ISEE-ERP, onde evitare degenerazioni che possono essere oltremodo penalizzanti per gli assegnatari a basso reddito con le inevitabili tensioni sociali che potranno scaturire da questa situazione, tenendo conto anche  degli ulteriori fattori di impoverimento delle fasce deboli della popolazione.

 

 

 

SUNIA-SICET-UNIAT-ASSOCASA promuoveranno nelle prossime settimane campagne di mobilitazione e di sensibilizzazione affinché le problematiche abitative diventino oggetto di confronto sociale partecipato e non slogan per propaganda a buon mercato.

 

SUNIA                         SICET                                 UNIAT                 ASSOCASA

Giordano                 A. Amendola                         P. Estero                   L. Rispoli

 

 

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