SOMMA VESUVIANA. La bellezza di scrivere gli articoli ai tempi di Facebook è la brevità con cui si riescono ad ottenere risposte. Pochi minuti fa chiedevamo al vicesindaco Gaetano di Matteo di illuminare i cittadini di Somma sulla destinazione del Forum dei Giovani.
Due anni fa, infatti, si decise che la sua sede sarebbe stato l’appartamento confiscato al boss della camorra Fiore D’Avino. Pochi minuti, dicevamo, e Di Matteo ha dato una risposta alle nostre perplessità dal suo profilo Facebook. Risposta che però sconfessa le dichiarazioni che, sempre in consiglio comunale, erano state fatte ieri dal sindaco Pasquale Piccolo che preferiva destinare l’appartamento di via Raimondi ad altro scopo.
“Smentisco categoricamente”, scrive Di Matteo, “quanto affermato dal consigliere Crescenzo De Falco del Partito Democratico di Somma Vesuviana. Capisco l’ora tarda e la stanchezza, ma ho spiegato a De Falco in aula che il bene al momento è nelle disponibilità del Forum e che per cambiare destinazione bisogna ritornare in aula. Non so di quali pratiche sbagliate parli il De Falco, ma quando vuole, siccome è presidente dell’attivissima commissione trasparenza, può richiedere visione degli atti. Il resto sono solo speculazioni di quart’ordine. Grazie e buona serata”.
Peccato che sempre nella seduta di ieri sera il sindaco, incalzato da De Falco, riguardo il bene confiscato si era soffermato sui disagi che avrebbero potuto vivere i condomini del palazzo. Piccolo aveva sottolineato come sarebbe stato il caso che in un appartamento ubicato in un palazzo (dove ci sono altre 30 famiglie) non ci fosse la sede del Forum, vissuta da tanti ragazzi che salendo e scendendo le scale e per la giovane età avrebbero potuto fare rumori molesti. Motivi per cui stava valutando di destinare il bene confiscato, a quello che era il boss indiscusso di Somma Vesuviana e braccio destro del capo della NUova Famiglia Carmine Alfieri, ad altri scopi. Adesso viene da chiedersi, ha ragione Di Matteo e resterà al Forum o ha ragione Piccolo e sarà destinato ad altro?
I dubbi restano.

Abbiamo bisogno di un piccolo favore
Nel 2020, 2 milioni 145mila persone hanno letto gli articoli de La Provincia Online. Eppure, siamo rimasti tra i pochi giornali online non a pagamento e lo abbiamo fatto perché siamo convinti che tutti meritino l'accesso ad una informazione corretta e trasparente. Ma stiamo subendo anche noi gli effetti una crisi economica senza precedenti, eppure abbiamo continuato a migliorarci, a studiare nuove rubriche e trasmissioni per la nostra webtv (che trasmette per ora sulla nostra Pagina Facebook). Per continuare a fare giornalismo di inchiesta, in un territorio difficile come il nostro, adesso abbiamo bisogno di voi lettori. Non abbiamo proprietari milionari. Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permetterete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi.