lunedì 2 Dicembre 2024
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Maximall Pompeii a Torre Annunziata: la rigenerazione urbana passa, tra polemiche e opportunità, per i centri commerciali

Nonostante difficoltà e intoppi burocratici, il mall center creerà circa 1.500 posti di lavoro e porterà oltre 500mila euro alle casse comunali, diventando un motore di crescita economica e sociale

Il percorso verso l’apertura del Maximall Pompeii a Torre Annunziata non è stato privo di difficoltà e polemiche. Problemi significativi hanno infatti segnato l’avanzamento del progetto. Tra questi, le mancate autorizzazioni da parte delle autorità competenti hanno causato un ulteriore rinvio dell’inaugurazione, “a data da destinarsi”, come comunicato dalla IrgenRe che si sta occupando della realizzazione dell’hub commerciale.

Nei mesi passati, il nome scelto per il centro commerciale ha suscitato malumori sia tra i cittadini di Torre Annunziata che tra quelli di Pompei. I residenti di Torre Annunziata hanno espresso insoddisfazione per l’uso del nome “Pompeii”, mentre i cittadini di Pompei si sono lamentati per il fatto che il centro commerciale non si trovi effettivamente nel loro territorio, alimentando una sorta di disputa campanilistica. Questa diatriba ha in parte distolto l’attenzione da problemi più pratici, come l’assunzione dei fuoriusciti dal bacino occupazionale, richiesta dai sindacati in base alla legge del Contratto d’Area, la congestione del traffico e la capacità delle infrastrutture locali di gestire un aumento significativo dei visitatori.

Una preoccupazione particolare riguarda l’assenza di un pronto soccorso nell’ospedale di Boscotrecase, che potrebbe complicare la gestione delle emergenze in caso di affollamento. Queste problematiche hanno suscitato un dibattito acceso tra sostenitori e oppositori del progetto, evidenziando la necessità di bilanciare lo sviluppo economico con la sostenibilità e gli interventi da parte delle autorità preposte al controllo, alle concessioni che sono necessari a supporto dell’iniziativa imprenditoriale e le infrastrutture e i servizi che devono garantire le amministrazioni pubbliche.

Nonostante tutto, il Maximall Pompeii a Torre Annunziata promette benefici economici e sociali significativi. La creazione di posti di lavoro sia diretti che indiretti rappresenta una spinta importante per l’economia locale. Inoltre, le attività commerciali presenti nel mall center porterebbero ad un incremento delle entrate fiscali per la città – si ipotizzano introiti per il comune di oltre i 500mila euro annui – che potranno essere reinvestite in infrastrutture, servizi pubblici e sostegno alle attività commerciali di vicinato presenti in città. Socialmente, il centro ha il potenziale di promuovere l’inclusione e la coesione grazie agli spazi culturali e ricreativi, offrendo un luogo di incontro per la comunità.

Un altro aspetto importante è il ruolo che ha il centro commerciale nei processi di rigenerazione urbana che mira a trasformare aree in declino in spazi vitali e funzionali, migliorando la qualità della vita dei residenti e stimolando l’economia locale.

I centri commerciali, con la loro grande capacità di attrarre persone e investimenti, stanno emergendo come strumenti chiave in questo processo.
Il Maximall Pompeii è un esempio significativo di come un centro commerciale possa contribuire alla rigenerazione urbana. Situato a Torre Annunziata, vicino al sito archeologico di Pompei, questo centro è stato progettato con l’obiettivo di combinare commercio, cultura e intrattenimento, estendendosi su un’area di 200.000 metri quadrati. Include spazi commerciali, un hotel, un auditorium, cinema e teatri, creando un mix funzionale pensato per attrarre non solo turisti e avventori ma anche la popolazione locale che potrà così disporre di un’offerta culturale non più presente in città.

Un elemento distintivo del Maximall Pompeii a Torre Annunziata è la sua assenza di recinzioni, che conferma l’intenzione di integrarsi completamente nel tessuto urbano circostante. Questa scelta progettuale promuove un senso di accessibilità e inclusione, facilitando la connessione tra il centro commerciale e gli spazi pubblici adiacenti anche attraverso la creazione delle nuove arterie stradali che potranno essere sfruttate anche per la viabilità ordinaria.

La realizzazione del Maximall Pompeii a Torre Annunziata è linea con i nuovi interventi di rigenerazione urbana che tengono conto anche delle sfide poste dal cambiamento climatico. Il progetto incorpora tecnologie e pratiche sostenibili, come l’uso di materiali ecocompatibili e sistemi di gestione energetica avanzati, per ridurre l’impatto ambientale dell’intera struttura; la presenza del tetto verde adibito a parco urbano, che non solo compensa l’impronta del costruito ma contribuisce anche a ridurre i valori dell’albedo, causa principale del surriscaldamento delle città. Queste misure non solo contribuiscono a mitigare l’impatto del centro commerciale sul clima, ma rappresentano anche un passo avanti verso un modello di sviluppo urbano più sostenibile e resiliente.

Non sono pochi gli esempi in Italia, che nei dettami della sostenibilità ambientale e dell’efficienza energetica hanno consentito, soprattutto attraverso l’istituto della partnership pubblico-privata, di restituire alle comunità locali decine di aree militari o industriali o ferroviarie dismesse e fortemente degradate. A Carpi, su iniziativa della Coop, è stato costruito un ipermercato green che si avvale di tubi solari per amplificare la luce solare per produrre energia elettrica pulita, ad Ascoli-Piceno è stato realizzato, il shopping center “Città delle Stelle” che è diventato per la cittadinanza locale un luogo di aggregazione.

Roberto Zoia, presidente del Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (CNCC), ha sottolineato in un’intervista l’importanza di trasformare i centri commerciali in spazi che offrono esperienze diverse rispetto al semplice shopping, integrando tecnologia e servizi che attraggono una clientela più ampia e diversificata. Questo approccio è essenziale per il futuro dei centri commerciali, che devono evolversi per rimanere rilevanti in un panorama economico e sociale in rapida evoluzione.

La trasformazione dei centri commerciali in spazi di rigenerazione urbana offre è un’opportunità per rivitalizzare le aree urbane, evitare nuovo consumo di suolo agricolo e naturale, migliorare la qualità della vita e stimolare l’economia. Mentre progetti come il Maximall Pompeii a Torre Annunziata possono suscitare controversie e affrontare ritardi dovuti a problematiche complesse, i benefici economici e sociali che offrono possono superare le preoccupazioni iniziali. Con una pianificazione attenta e un’implementazione sostenibile e sostenuta dalle amministrazioni pubbliche, i centri commerciali possono diventare catalizzatori di cambiamento positivo, urbano, economico e sociale.

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