“Cgil e Uil – si legge nella nota – hanno ripetutamente richiesto che, proprio a causa delle finalità con cui è stato creato il Maximall, si definisse un quadro di regole certe che tutelasse il diritto di questi lavoratori ad essere coinvolti nelle nuove attività che nasceranno in quell’area e che, allo stesso tempo, definisse un quadro di regole chiare per il contrasto al lavoro nero e all’illegalità, nel rispetto dei contratti nazionali di lavoro, tutelando il salario e i diritti di tutti i lavoratori che saranno assunti in attività commerciali e di ristorazione. Condizioni, a nostro parere, indispensabili affinché questo nuovo insediamento produttivo possa rappresentare un’occasione di sviluppo reale e duraturo e non l’ennesima speculazione a danno del territorio. In risposta alle nostre richieste, – ricordano Cgil e Uil Napoli e Campania – ancora più urgenti, viste le recenti vicende di cui è stato protagonista il cantiere, con il ferimento di un lavoratore e le risultanze di una attività ispettiva che ha contestato a ben otto aziende all’interno del centro commerciale la presenza di lavoratori irregolari già prima dell’apertura, abbiamo ottenuto solo risposte generiche e impegni vaghi, nonostante la presenza dei sindaci dell’area e numerose richieste alla Regione Campania”.

“Cgil e Uil – concludono – metteranno quindi in piedi tutte le azioni a loro disposizione per contrastare ogni fenomeno di irregolarità e di dumping contrattuale che si dovesse verificare all’interno del Maximall. Perché il nostro territorio non ha bisogno di elemosine e di elargizioni, ma di dignità e di un lavoro vero e non possiamo ammettere che si facciano speculazioni sulla pelle dei lavoratori”.