SOMMA VESUVIANA. Una notizia che era nell’aria da un po’: l’assessore alla Pubblica Istruzione si è dimesso.
Milena Di Palma, entrata in carica appena 8 mesi fa ha gettato la spugna. Molti dicono gli sia stato chiesto per fare “spazio” ai nuovi entrati di Forza Italia, che presto dovrebbero chiamarsi “Siamo Italiani” (l’associazione fondata dagli europarlamentari Aldo Patriciello, Lara Comi e Salvatore Cicu). Ma intanto lei ha preso la sua decisione ed ha protocollato una lunga ed articolata lettera in municipio, indirizzata al sindaco, Pasquale Piccolo.
“Con la presente intendo rassegnare le dimissioni da assessore con deleghe alla Pubblica Istruzione, Verde Pubblico, Servizi al Cittadino, Volontariato, Rapporto con Enti ed Associazioni, conferitomi con decreto n.85 del 26/11/2015”, scrive, “Prima di spiegare le ragioni di questa mia scelta, voglio ringraziare quanti hanno creduto in me dandomi la possibilità di fare questa esperienza. Per me è stato un grande onore ricoprire la carica di assessore nella mia città. Assessore alla pubblica istruzione, incarico che ho accettato con entusiasmo e tanta voglia di fare, essendo una docente di scuola primaria da oltre 23 anni e conoscendo le esigenze e le problematiche legate al mondo della scuola. Rimetto nelle sue mani dette deleghe in quanto penso non sussistano più i presupposti per poter esercitare serenamente e in piena autonomia le funzioni a me demandate, non condividendo più l’azione politico amministrativa proposta negli ultimi tempi. Sono sopraggiunti avvenimenti, mere questioni politiche, che non sono in linea con il mio modo di fare, non mi appartengono, per cui preferisco farmi da parte, sentendomi assolutamente inadeguata rispetto a questo modo di «fare politica». Ho cercato di dare il massimo contributo affinché questa maggioranza potesse realizzare il programma presentato e votato. Ho sempre cercato di andare incontro alle esigenze dei cittadini e, a tal proposito, la mia disponibilità è stata totale. Tutta la mia attività amministrativa è stata condotta con la massima trasparenza, sicura che è il solo modo in cui si possa e si debba agire nei confronti dei nostri elettori. Ho sempre cercato di collaborare con tutti i dipendenti comunali ai quali va il mio sentito ringraziamento per la loro disponibilità. Infine voglio precisare che le motivazioni alla base delle mie dimissioni sono state pienamente concordate con il mio gruppo politico”.
Una decisione che ora rischia di innescare nuove polemiche, la “patata bollente”, passa nelle mani del sindaco.
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