giovedì 5 Dicembre 2024
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Mimmo Sella, con me le lotte della piazza saranno rappresentate nel consiglio comunale di Boscoreale

Mimmo Sella, in prima linea nei movimenti di lotta del Vesuviano, da quello che impedì che cava Sari diventasse una discarica a cielo aperto dei rifiuti della provincia di Napoli a quelli che si sono mobilitati per la Salute pubblica: dall’apertura del pronto soccorso di Boscotrecase, per la creazione di un presidio territoriale nell’ex ospedale di Torre Annunziata per finire alla lotta per la riapertura del consultorio di Boscoreale, città dove è candidato come consigliere comunale con la lista Uniti per Boscoreale a supporto del sindaco Pasquale di Lauro.

E’ cambiato qualcosa da quando avete vinto la battaglia per impedire che Cava Sari potesse essere usata come discarica all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio?
Purtroppo l’attenzione deve essere ancora alta sul versante della tutela ambientale. Il recente attacco speculativo al Vesuvio, dove i carabinierhanno scoperto un traffico di rifiuti tossiconocivi seppelliti all’interno dell’area parco, fa capire che il Vesuvio deve essere protetto in quanto sarà sempre più protagonista e volano di una crescita economica di interi comparti non solo enogastronomici.

Il sitema Vesuvio – versante marino può diventare un importante attrattore turistico?
Il territorio  vesuviano  ha grosse opportunità di miglioramento sviluppo grazie ai collegamenti tra le vie del vino, con l’istituendo nuovo sentiero numero 12 che collegherà il Vesuvio alle vie del mare e con l’importante progetto del Bioparco con ben 22 ettari di percorso botanico. Quindi la nostra visione deve essere necessariamente comprensoriale, i piani urbanistici e ambientali devono essere visti in un’ottica di larga scala insieme agli altri comuni del territorio vesuviano.

Ambiente e salute, due temi strettamente connessi.
Se da un lato stiamo in procinto di realizzare profondi cambiamenti e trasformazioni sul versante ambientale, ci sono cose devono essere necessariamente migliorate come i servizi sanitari, in quanto, è impensabile che una visita medico competente per l’invalidità civile nel nostro comprensorio ci vogliono due anni, non solo è indecoroso ma è addirittura amorale.

Il pronto soccorso dell’ospedale di Boscotrecase è ancora chiuso ed è stato smembrato anche il consultorio di Boscoreale.
L’assistenza sanitaria di genere è quasi completamente assente, dopo la chiusura di un ostetricia e ginecologia nell’ospedale di Boscotrecase e per colpa di un odioso decreto e dell’insipienza della classe dirigente dell’epoca, anche il consultorio di Boscoreale è stato smembrato e chiuso.
Penso ancora che la nostra area da circa tre anni e senza un pronto soccorso, e circa 70.000 prestazioni, in gran parte hanno preferito curarsi privatamente secondo i flussi; è stato fatto un egregio lavoro di reperimento di fondi per migliorare la struttura dell’ospedale di Boscotrecase e per farlo diventare un DEA di primo livello, questo è un percorso che va riconosciuto, ma ora bisogna accelerare sulle mancanze dell’Asl.

Secondo te è possibile portare la stessa passione e risolutezza delle lotte in piazza in un consiglio comunale?
Dieci anni di lotte per i beni comuni sono la dimostrazione pratica di dedizione e affetto verso questo territorio e la comunità a cui appartengo, sarò la connessione fra quelle istanze e il consiglio comunale, attraverso la partecipazione attiva da parte di persone, associazioni e i movimenti; il sostegno non basta più occorre oggi sporcarsi le mani in prima persona per risolvere i problemi anche nella politica attiva. Porterò la lotta e la piazza nelle sedi istituzionali per RI-creare il contatto fra la vita reale e la politica.

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