venerdì 19 Aprile 2024
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Mobilio (capolista Pd): “Creare le condizioni affinché i nostri figli possano restare al Sud”

Napoli. “Dobbiamo creare le condizioni affinché i nostri figli possano restare al Sud”. Così Giordana Mobilio, capolista Pd alle prossime elezioni regionali, nel corso dell’incontro che si è svolto a Sant’Anastasia sul tema “Il Mezzogiorno Protagonista” al quale ha partecipato anche Giuseppe Provenzano, Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale.

Cita Talcott Parsons, la candidata Mobilio, “La modernità nasce sulle ceneri della tradizione”, ricordando che anche “i nostri territori per troppi anni hanno inseguito modelli di sviluppo “altri” rispetto alle nostre tradizioni, alle mille vocazioni dei nostri paesi, delle nostre città.
Il risultato, alla lunga, è stato un progressivo e inesorabile arretramento sociale e culturale, che ci ha condotto ad avere classi dirigenti inadeguate, spesso corrotte, incapaci di misurare la febbre che saliva e quindi la cura da applicare”.
E mentre le crisi economiche globali, che si sono succedute negli anni, improvvise e devastanti, hanno colpito il mezzogiorno con la forza di uno tsunami, spazzando via le speranze e i sogni di intere generazioni, proprio le tradizioni hanno resistito. “Le tradizioni – spiega Mobilio -, quelle che Parsons riteneva si dovessero sacrificare, devono essere le fondamenta della nostra rinascita, della modernizzazione e dello sviluppo dei nostri sistemi socio economici locali”.

Ecco perché, spiega la candidata capolista Pd: “Dobbiamo valorizzare le nostre eccellenze, immaginando futuri possibili, dobbiamo creare le condizioni affinché i nostri figli possano scegliere liberamente di restare al sud. Dobbiamo fare, nei prossimi anni, delle scelte politiche coraggiose, utilizzando le ingenti risorse che grazie al governo ma, lasciatemelo dire, grazie soprattutto al lavoro dei nostri ministri del Sud Amendola e Provenzano, arriveranno in Campania”.

“Questa è una occasione che non possiamo perdere – aggiunge -. Abbiamo finalmente, a tutti i livelli di governo, una classe dirigente appassionata, competente, in grado di leggere i bisogni dei territori. Abbiamo imprenditori illuminati, giovani, non solo anagraficamente, che, sulla base e non sulle ceneri delle tradizioni hanno innovato i processi e quindi costruito la modernità. Dunque, tutti insieme, con i diversi livelli di governo e con i privati, useremo le nostre tradizioni, le nostre vocazioni, come fondamento per uno sviluppo sano, progressivo, innovativo e stabile, che consenta ai nostri figli, tra 10 anni, di dire, di gridare: sì, io resto al sud”.

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