sabato 20 Aprile 2024
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Napoli solidale, la tv francese racconta al mondo l’umanità dei napoletani

NAPOLI. Solidarietà, “France 24” racconta al mondo l’umanità dei napoletani

Napoli continua a far parlare di sè ed è il mondo a farlo, “positivamente”. Questa volta a raccontare la solidarietà messa in campo (sempre con distanze di sicurezza necessarie a combattere il Covid) tra i vicoli della città di Parthenope ci pensa l’emittente televisiva “France 24″ che con un piccolo documentario ha raccontato ai francesi e naturalmente al resto del mondo, il magico fluido che scorre nei vicoli situati nel cuore della città. Questa volta la magia non è stata creata dalle leggende uscite dall’epica raccolta della grande Matilde Serao, ma sono gli stessi napoletani a crearla usando semplicemente l'”umanità”, la sensibilità, sfumate da quella “napoletanità” che rende unico e speciale un popolo da secoli conquistato ma mai dominato per davvero. Un “paniere” scende e un altro sale, dai piccoli appartamenti dei Quartieri Spagnoli e di Spaccanapoli, pieno di generi di prima necessità. “Chi può metta, chi non può prenda” è la frase che accompagna il paniere, celebre per essere stata ideata e realizzata per prima da Giuseppe Moscati, il santo napoletano che morì povero per aiutare i malati che non potevano pagarsi cure mediche. A lui si è ispirato l’artista da strada Angelo Picone che ha iniziato ad abbassare il paniere, in un primo momento con un piatto di pasta per chi aveva fame, persone che oltre a combattere il virus devono far i conti con la miseria nera E’ questo quello che racconta il “pazzariello” moderno alla tv francese. Il suo esempio è stato imitato da tutti i suoi vicini fino a creare un’enorme catena solidale.  “Una grande città. A Napoli la solidarietà non può affondare” è la frase iniziale del documentario e che commuove chiunque lo guardi. “Napoli è una grande città di resilienza, di sofferenza” spiega il sindaco Luigi De Magistris ai microfoni di France 24, “è una città solidale che nei momenti di difficoltà riesce a dare il meglio di se, come singoli individui e come collettività” e noi non possiamo far altro che concordare con il primo cittadino della città più bella e solidale del mondo.

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