venerdì 19 Aprile 2024
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NapoliCittàLibro, migliaia di presenze e successo inarrestabile

NAPOLI. Continua inarrestabile il successo della seconda edizione di NapoliCittàLibro. Centinaia di stand espositivi, migliaia di libri, autori, editori e personaggi famosi popolano la fortezza di Castel Sant’Elmo. Domani la giornata conclusiva.

Napoli sempre più capitale della cultura e del turismo internazionale, prova tangibile l’enorme successo di “Napoli Città del Libro. Salone del libro e dell’Editoria”, manifestazione iniziata giovedì 4 aprile e che terminerà domani. Centoquindici espositori, 160 sigle editoriali provenienti da tutta Italia ( solo per citare alcune regioni Lombardia, Emilia Romagna e Lazio), più di cento appuntamenti tra presentazioni e incontri culturali.

Un’iniziativa fortemente voluta e ideata dall’Associazione Liber@arte, composta dai colossi dell’Editoria: Alessandro Polidoro, Diego Guida, Rosario Bianco e Antonio Parlati. Il tema fondamentale di questa seconda edizione è “Approdi. La cultura è un porto sicuro”, naturalmente il richiamo alla città di Napoli è chiara e indiscussa, aperta a tutte le culture. Un’agorà viva, passionaria, un porto culturale sicuro su cui approdare per ripararsi dalla disinformazione. Teatro di questa iniziativa, la magica e suggestiva fortezza di Castel Sant’Elmo, patrimonio dell’Unesco. Tra le mura antiche di una struttura affascinante e ricca di storia gli ospiti del Salone possono ammirare, all’ingresso della fiera, tanti libri sospesi in aria, simboli muti di una cultura che non vuole morire, anzi sempre più ancorata ad un “porto sicuro”. L’odore della carta stampa inebria quel luogo, un tempo teatro di torture oggi simbolo di cultura, di libertà di pensiero, di scambi culturali vivi ed entusiasmanti. Romanzi storici, testi universitari, saggi e poesie riempiono quei lunghi corridoi.

E poi ancora, autori, scrittori e poi i bambini, i piccoli e grandi studenti immersi in quella quantità di carta che viaggia verso la libertà culturale. Ma lo spirito dell’evento si manifesta con la presenza delle librerie indipendenti che ogni giorno, nelle loro piccole realtà, faticano per non chiudere, per sensibilizzare la gente alla lettura. Gli incontri svolti e ancora da svolgere sono relegati nell’Auditorium e nelle sale Levante, Ponente e Libeccio. Le realtà, pubbliche e private, che hanno contribuito alla realizzazione di NapoliCittàLibro sono: il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la collaborazione del centro per il libro, il Polo Museale della Campania, la Rai, l’Ordine nazionale dei Giornalisti, la scuola per Librai Umberto ed Elisabetta Mauri e l’Associazione Italiana Editori. Tantissimi gli ospiti come Renzo Arbore, arrivato oggi, e tanti ancora previsti per la giornata conclusiva di domani, solo per citarne alcuni: il cast di Made in sud, la scrittrice Jhumpa Lahiri, l’attore Vincenzo Salemme, Rita Dalla Chiesa e Pino Imperatore. Soddisfazione arriva anche dal ministro  per i Beni e le Attività culturali Alberto Bonisoli, presente nella giornata di ieri: “Nel corso della mia breve visita a Napoli, oggi, ho visitato il Salone del Libro. Eventi come questo sono utilissimi per promuovere la lettura: obiettivo che questo governo sta portando avanti con determinazione. Il Salone del libro a Napoli è un esempio per tutte le altre città del sud”.

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca durante i lavori di apertura del Salone, dichiara: “Senza cultura non si è liberi. Senza cultura non si governa un Paese. Dalla bella iniziativa Napoli, città Libro, è importante che arrivi ai giovani innanzitutto il messaggio che solo grazie all’impegno, al sacrificio e alla competenza è possibile cambiare la realtà e fare tesoro del passato per costruire un futuro migliore”.

Stesso avviso è il sindaco di Napoli Luigi De Magistris: “Napoli ancora una volta viene scelta per la cultura, non è un caso che sia prima per crescita di cultura e turismo. E’ una città piena di giovani e di entusiasmo e non posso che essere felice del fatto che sempre più si sta riscattando attraverso la cultura”.

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