Somma Vesuviana. Aveva vissuto a Somma Vesuviana Alessandra Terracciano, la mamma arrestata col suo compagno Concetto Bocchetti, 36 e 46 anni, per le gravissime lesioni causate al loro bimbo appena nato.
Il piccolo nato prematuramente (all’ottavo mese di gestazione) in un’abitazione di Portici (Napoli) arrivò in gravi condizioni nella struttura pediatrica, aveva ustioni su tutto il corpo. La coppia aveva vissuto per un mese a Somma Vesuviana e in quel mese la donna si era resa protagonista di due episodi molto gravi per i quali erano dovuti intervenire carabinieri e polizia locale. In un caso il 26 maggio si era messa a camminare lungo via Costantinopoli indossando soltanto biancheria intima, poi una volta a casa aveva cominciato a lanciare mobili e oggetti dal balcone, impugnando dei pezzi di vetro a mo di coltello minacciando chiunque provasse a calmarla.
Quella volta era stato provvidenziale l’intervento del comandante della polizia locale, il tenente colonnello Claudio Russo, che era riuscita a sorprenderla alle spalle e immobilizzarla per far intervenire i medici per il trattamento del caso, fu disposto un Tso (trattamento sanitario obbligatorio). Poi a giugno aveva inveito contro il casellante ed alcune persone che attendevano il treno, aveva minacciato di far loro del male anche con la piccola mannaia che portava con se. Anche in quel caso fu ricoverata con un Tso.
Minacciava casellante alla stazione con in borsa una mannaia da cucina
Alessandra Terracciano e il suo compagno sono stati arrestati, con l’accusa di abbandono di minori e maltrattamenti con lesioni gravissime. Il piccolo Vincenzo è ricoverato dal 16 marzo scorso nell’ospedale Santobono di Napoli. ha subito 2 interventi chirurgici. Le notizie degli ultimi giorni però sono molto incoraggianti ed il personale sanitario sta lavorando senza sosta per salvargli la vita.

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