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Nuovo Dpcm: dal 15 febbraio ripartono i concorsi pubblici

Roma. Il nuovo Dpcm che sarà valido dal 16 gennaio fino al 5 marzo, contiene importanti novità per ciò che riguarda anche i concorsi pubblici. Il Dpcm, infatti, prevede una ripresa di questi ultimi in maniera graduale e con massimo trenta candidati per sessione o sede di prova, nel rispetto sempre delle norme e dei protocolli di sicurezza anti Covid a partire dal 15 febbraio.

Nuovo Dpcm e ripresa dei concorsi: la soddisfazione del ministro Dadone

nuovo dpcmIl ministro della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, su Facebook, commenta la decisione del Governo di dare il via libera alla ripresa dei concorsi pubblici:

“Sono molto soddisfatta della ripresa, sebbene con sessioni ridotte, dei concorsi pubblici in tutta Italia.

Ho fortemente voluto che questa misura fosse introdotta nel Consiglio dei ministri perché fondamentale per sostenere la macchina amministrativa e continuare il necessario ricambio generazionale che ho innescato sin dall’inizio del mio mandato.

La ripresa dei concorsi pubblici permette allo Stato di rafforzarsi, grazie all’ingresso di nuove forze e competenze che saranno decisive per gestire al meglio le risorse che arriveranno con il Recovery fund e sostenere la ripresa del Paese. Si tratta inoltre di un forte segnale di sicurezza verso i cittadini; sia per coloro che ambiscono a lavorare nella macchina pubblica sia per coloro che da utenti potranno usufruire di una Pa più strutturata ed efficiente.

Il Paese non poteva permettersi di tenere più a lungo fermi i concorsi. Con il nuovo Dpcm, dal 15 febbraio sarà possibile svolgere le prove dei concorsi che prevedano la partecipazione massima di 30 persone per sessione, una misura per garantire la massima sicurezza, e sempre rispettando le previsioni del Cts. Continuerà comunque ad essere possibile lo svolgimento delle prove in modalità a distanza e da remoto.

Nonostante la pandemia, stiamo cercando di smuovere la macchina dello Stato. Portiamo avanti quel processo di rinnovamento grazie anche all’inserimento di nuove forze e competenze, alla digitalizzazione e all’introduzione di nuove modalità di lavoro. Tutto questo per andare incontro alle esigenze di cittadini e imprese, garantendo assistenza e servizi efficienti”.

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