di Gabriella Bellini e Patrizia Panico
SOMMA VESUVIANA. Ore estenuanti di lavoro quelle degli inquirenti che stanno per chiarire il giallo dell’omicidio di Francesco Tafuro e Domenico Liguori.
I due giovani imprenditori uccisi a sangue freddo e con decine di colpi l’11 febbraio a Saviano. Questa mattina i militari del Gruppo di Castello di Cisterna (Compagnia, Nucleo Operativo e quello Investigativo, oltre agli uomini delle diverse Stazioni interessate) sono stati impegnati in perquisizioni e controlli a tappeto, hanno portato in caserma una decina di persone che sono state sottoposte ad interrogatorio. Interrogatori volti a far luce sul tremendo delitto e che si sono svolti nella Compagnia dei carabinieri di Nola (guidata dal maggiore Michele Capurso). Una decina quelli sentiti dai magistrati della procura di Nola come “persone informate sui fatti”. Poi dopo ore, soltanto da poco, quasi tutti sono stati lasciati tornare a casa. sembra che abbiano chiarito la loro posizione. Restano, quindi in caserma soltanto 3 persone e a quanto emerge finora ci resteranno ancora per molto. I Comuni nel mirino dei militari dell’arma e della procura di Nola sono stati Casalnuovo, Piazzolla di Nola, il quartiere di Ponticelli, Nola, Saviano, Somma Vesuviana.
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