giovedì 28 Marzo 2024
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Picchiata e malnutrita fino a finire in ospedale, bimba accolta nella Casa di Matteo

Napoli. Una storia triste e brutale quella raccontata dall’assessore Luca Trapanese sul profilo Fb delle Politiche Sociali del Comune di Napoli. Una bimba ricoverata al noscomio pediatrico Santobono oggi è stata accolta presso La Casa di Matteo, centro d’accoglienza per bambini orfani o diversamente abili. La bimba ha subito maltrattamenti, giunta in ospedale percossa e malnutrita oggi rinasce ad una seconda vita circondata dai suoi “angeli protettori”.

“Questo pomeriggio ho accompagnato Marco Caramanna, presidente della La Casa di Matteo a prendere una bambina all’AORN Santobono-Pausilipon.
La piccola neospite ha una storia surreale, che va oltre ogni nostra possibile immaginazione.
Ha nove anni e da quando è nata ha subito violenze indescrivibili. I suoi genitori non si occupavano neanche semplicemente di nutrirla; erano solo i fratelli più piccoli che ogni tanto le davano da mangiare qualche biscotto e un po’ di latte. Non ha mai dormito in un letto e questo le ha causato una malformazione della colonna vertebrale che non le consente di stendersi; ha diverse fratture scomposte alle braccia e alle gambe per le numerose percosse, che non sono mai state curate.
Ho voluto essere presente per far sentire la vicinanza delle Istituzioni in questa accoglienza complessa e delicata e per esprimere il profondo ringraziamento non solo mio ma della collettività tutta per il lavoro di questa comunità e di TUTTE le comunità di accoglienza che collaborano con la nostra Amministrazione e che con amore e professionalità si dedicano ai bambini più fragili e meno fortunati, andando oltre le loro storie di profondo dolore ed offrendo loro una vita dignitosa, circondati dalla cura e dall’amore che non hanno potuto trovare in famiglia.
Ho voluto, inoltre, essere presente per ringraziare gli ASSISTENTI SOCIALI, risorse insostituibili che con umanità e professionalità supportano la cittadinanza, ed in particolare i più deboli ed esposti, attraverso processi di aiuto spesso di grande complessità. Grazie al loro lavoro siamo riusciti, nel caso specifico, a salvare la vita della piccola e dei suoi fratellini.
Benvenuta, da oggi inizia una nuova vita dove la violenza e l’incuria cedono il passo all’amore e alla cura”.

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