POMIGLIANO D’ARCO. “La notte del lavoro narrato”. Un’iniziativa che parte da Napoli, ideato e realizzato già la scorsa estate dal sociologo Vincenzo Moretti, e che questa volta sarà esteso al resto d’Italia.
Uno degli incontri previsti per la riflessione sul lavoro, che sia esso precario, carente, creativo, rubato, lavoro fatto bene e fatto male, preciso, com’era e come sarà si terrà a Pomigliano d’Arco, quella che per decenni è stata la capitale industriale del Sud e punta a esserlo ancora. Appuntamento fissato per il 30 aprile a partire dalle ore 20.30 presso l’associazione culturale “La casa del popolo”, in piazza Mercato, che aprirà le porte a tutti i cittadini, per parlare proprio di lavoro. Negli obiettivi degli organizzatori della serata pomiglianese, Liana Guadagni e Giulia Bladier insieme ad un gruppo di collaboratori tra i quali figura il regista Alessio Strazzullo ci si incontrerà per leggere, narrare, dare la parola ai giovani ed ascoltare le esperienze dei meno giovani, condividere momenti musicali e godersi una esposizione di stampe. “Il lavoro come motore delle esistenze, ramificazione delle relazioni, rispetto di sé e per gli altri”, spiegano e promotrici, “autonomia, indipendenza, voglia e capacità di tenere assieme. Il lavoro costruisce identità, sia come individui che come collettività, ed intrecciando storie passate alle speranze future rappresenta il filo di connessione tra tradizione ed innovazione. Insomma, il lavoro per cominciare”. Un’iniziativa che è cominciata nei gironi scorsi e prevede diversi appuntamenti nella provincia di Napoli, per essere informati su date e luoghi basta consultare il sito: http://lanottedellavoronarrato.org/
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