Pomigliano –Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (Sezione Seconda) ha accolto il ricorso presentato da Luigi Maiello, annullando i provvedimenti con i quali il Comune di Pomigliano d’Arco lo aveva dichiarato decaduto dall’incarico di comandante della polizia locale.
Maiello, rappresentato dall’avvocato Carmine Medici, aveva impugnato la determinazione dirigenziale n. 163 dell’8 aprile 2024, con cui il Comune lo aveva rimosso dall’incarico, nonché altri atti collegati, tra cui la delibera del Consiglio Comunale n. 26 del 29 settembre 2023 e successive determinazioni.
Oltre all’annullamento degli atti impugnati, il Comune di Pomigliano d’Arco è stato condannato al pagamento delle spese processuali, liquidate in 3.000 euro, oltre agli accessori di legge.
Sostegno anche da parte di Don Giuseppe Gambardella: ” All’amico colonnello Luigi Maiello per il suo reincarico nel servizio di responsabile della Polizia locale di Pomigliano d’Arco. Caro ed amato amico, felicitazioni per attesa sentenza. Nel nostro animo era già scontata. Questa sentenza segna un nuovo cammino della solidarietà in città. Dio ti dia serenità e forza interiore per incarnare gli ideali del bene comune e della legalità.l e la generosità no perdono del male ricevuto. Stiamo con te per il bene comune della nostra città. Ti abbraccio e benedico”
Per Alleanza Verdi Sinistra Campania: “GIUSTIZIA È FATTA! Il Comandante Luigi Maiello vince il ricorso al Tar, la sua rimozione da Comandante della Polizia Locale di Pomigliano d’Arco è stata illegittima! La legalità vince sempre!”
Per PER si tratta di una grave responsabilità politica dell’amministrazione: “La sentenza del Tar n.02918/2025 ha annullato i provvedimenti con i quali l’amministrazione aveva fatto decadere dall’impiego il dott. Luigi Maiello e riorganizzato il Comando della Polizia Municipale. Facciamo gli auguri al dott. Maiello per il pieno riconoscimento delle sue ragioni. Quante volte abbiamo avvertito la Giunta e la maggioranza circa il grave errore di avviare procedimenti amministrativi finalizzati solo a consumare vendette personali e, dal punto di vista politico, a facilitare interessi privati nel campo dell’edilizia. La responsabilità politica di questo tonfo è del sindaco, del vicesindaco e dell’assessora al ramo, ed è da estendere ai consiglieri di maggioranza che si sono prestati a interrogazioni consiliari temerarie. Ci aspettiamo che mostrino dignità e ne prendano atto. Registriamo la bocciatura netta degli atti prodotti da quadri amministrativi che avrebbero dovuto far prevalere l’interesse generale, e non l’hanno fatto. Il prezzo salatissimo di questi atti temerari e di inutili spese legali viene e verrà pagato dai cittadini. Parliamo di decine di migliaia di euro bruciati nelle vendette. Invieremo le opportune segnalazioni alla Corte dei Conti. Il nostro impegno PER Pomigliano è finalizzato a uscire da questa lunga oscura stagione dei personalismi e delle vendette, ad affrontare nel solco della legalità i problemi creati dal malgoverno della “coalizione pastamista”, a chiamare alla responsabilità i cittadini perbene e le forze sane della città che ancora non si sono decise a prendere di petto una situazione gravissima, a ricostruire una città sostenibile, sicura e solidale ripartendo dalle fondamenta della cultura”.
E Sinistra Italiana Pomigliano aggiunge: ” La verità ristabilita! Il TAR ha accolto il ricorso del Comandante Luigi Maiello: la sua destituzione dalla guida della Polizia Locale di Pomigliano d’Arco è stata giudicata illegittima. Una decisione che conferma quanto sia fondamentale il rispetto delle regole e dei diritti. I rancori e il giustizialismo in salsa pomiglianese non pagano. La giustizia parla, la legalità trionfa”.
Per il PD: ” A valle della sentenza del TAR con cui si dichiara illegittima la rimozione dell’ex Comandante della polizia municipale, condanniamo con fermezza ogni forma di ritorsione su dipendenti pubblici e privati. Auspichiamo, soprattutto, che con questa sentenza si ponga finalmente fine al conflitto tra l’amministrazione e l’ex comandante e che la politica ricominci ad occuparsi dei problemi della collettività nel pieno rispetto del principio della separazione delle funzioni di indirizzo politico e di gestione”.

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