venerdì 29 Marzo 2024
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Pompe di sollevamento. Piatto: “Tuteliamo l’immagine del Comune di Acerra”

ACERRA. Il Consigliere comunale di Acerra e capogruppo di “Acerra è Tua”, Andrea Piatto, interviene così sulle ultime notizie relative ad un presunto pagamento illegittimo per le pompe di sollevamento: «Continuo a leggere una serie di illazioni dettate da pressappochismo e dilettantismo che spacciando dati falsi, danneggiano agli occhi dell’opinione pubblica Acerra, gli Acerrani e le Istituzioni nelle sue diverse articolazioni.

Probabilmente, su questa ed altre vicende, si confonde il silenzio come un’involontaria ammissione di responsabilità mentre invece, altro non è che rispetto verso chi è stato delegato al ruolo di opposizione. Un’opposizione però, che è utile per la città se è competente e di conseguenza di stimolo per chi è maggioranza, diversamente è un denigrare continuo senza che in nessuna sede tale ‘modus operandi’ venga sanzionato.
Un esempio? – prosegue ancora il capogruppo Andrea Piatto – Basti pensare alla vicenda dell’interpellanza presentata oggi da alcuni consiglieri di opposizione che probabilmente dovrebbero prestare meno ascolto ai cattivi “consigliori” e più attenzione a ciò che votano nelle sedute di Consiglio comunale, quando presenti. Ed infatti questi, tutti, dovrebbero ricordare che nella seduta di approvazione del Bilancio di previsione 2014 con emendamento protocollo 28061 del 2014, da me illustrato in Consiglio, alla luce della sentenza del Tar Campania del 10/07/2014 che annullava la Delibera regionale relativa alla tariffa di depurazione alla base della Delibera di Giunta comunale n. 81 del 30 giugno 2014, pertanto inefficace, proponevo al Consiglio comunale per fini cautelativi e di prudenza, e per evitare debiti fuori bilancio, il ripristino per il triennio 2014/2016 delle spese per il funzionamento delle stazioni di sollevamento. L’emendamento fu approvato dalla maggioranza e con il voto contrario di alcuni consiglieri che hanno firmato l’interpellanza odierna, mentre altri erano assenti. Ecco perché questi costi non erano messi a carico del contribuente, cioè nella bolletta, ma pagati dal Bilancio comunale».
«Va da sè – continua il consigliere Piatto – che, con più memoria e soprattutto maggiore onestà intellettuale, si poteva evitare di far cattiva pubblicità, gratuita ed ingiustificata, con ennesimo danno di immagine alla nostra città».
«Anche in riferimento all’ennesima illazione circa eventuali favoritismi verso costruttori del “Parco 900”, è bene chiarire che l’attività di riqualificazione in corso in via Arafat ha comportato un contenzioso che è ancora in corso da parte della proprietà che non vuole considerare la strada di proprietà pubblica ma ancora di sua proprietà, mentre tutti gli atti posti in essere dal Comune, difendono il patrimonio comunale ed il trasferimento delle opere compensative in convenzione. Tant’è che gli uffici recentemente hanno avviato procedimenti in autotutela. Anche qui è bene ricordare a chi all’epoca del rilascio delle concessioni si “impettiva” per la sua vicinanza all’amministrazione dell’epoca e oggi fa il grillino, che corre il rischio di diventare involontario complice del costruttore che vuole ottenere l’indennizzo delle aree la cui titolarità dovrebbe già essere stata trasferita al Comune».
«E’ arrivato il momento – conclude Andrea Piatto – che si valutino nelle sede proprie, non sempre quelle politiche, i danni dei nuovi e vecchi ‘grillismi’. Sono certo che il Sindaco Lettieri, che ha anche la delega al contenzioso, avvierà tutto quanto si rende necessario a tutela dell’Amministrazione che sta incessantemente lavorando per la città, delle Istituzioni e degli Uffici comunali interessati».

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