venerdì 19 Aprile 2024
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Pompei. Premio “Amedeo Maiuri” e cittadinanza onoraria all’archeologo Torelli

Pompei. Premio internazionale di Archeologia “Amedeo Maiuri” al professor Mario Torelli. L’amministrazione comunale di Pompei conferirà la cittadinanza onoraria all’archeologo nell’ambito di una giornata di celebrazioni in onore di Amedeo Maiuri, sovrintendente archeologico a Pompei dal 1924 al 1961.

La cerimonia si terrà domenica 24 gennaio a partire dalle 9,30 presso l’Aula Consiliare del Comune di Pompei. A Maiuri sarà dedicata una mostra, intitolata “Amedeo Maiuri, da Rodi a Pompei: una vita per l’archeologia”, a cura di Umberto Pappalardo, allestita nei locali del costituendo Museo temporaneo di Impresa, a Palazzo De Fusco.

“Le testimonianze che il Fondo Maiuri ha raccolto e che questa amministrazione promuoverà in ambito nazionale e internazionale – afferma il sindaco di Pompei, Ferdinando Uliano – ci restituiscono un Maiuri molto legato alla città nuova, un fautore del dialogo tra la realtà archeologica e quella moderna, con la sua idea di una Pompei accogliente, sviluppata, economicamente florida grazie al turismo”.

Mario Torelli nato a Roma nel 1937, dopo aver insegnato nelle Università di Cagliari e di Perugia e aver tenuto corsi e seminari nelle più prestigiose Università soprattutto degli Stati Uniti, del Regno Unito, della Francia e del Canada, è oggi membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei e di numerose altre Istituzioni accademiche europee e americane e ha ricevuto la laurea honoris causa delle Università di Tubinga in Germania e di Jaén in Spagna. Nel 2014 ha ricevuto il Premio Balzan per l’archeologia classica dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Torelli sarà premiato “Per il carattere profondamente innovatore dei suoi studi in tutti i principali ambiti della cultura antica, per la grande rilevanza delle sue delle sue scoperte archeologiche, per l’originalità della sua opera in cui convergono in una salda visione globale l’indagine storico-epigrafica, l’analisi iconologica, la valutazione storico-religiosa, la ricerca antropologica, sempre sostenute da una sensibile attenzione alle strutture economiche e sociali e agli aspetti ideologici e istituzionali delle culture antiche. Per la sua straordinaria capacità di comunicare l’antico”.

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