Home Cronaca Prostituzione a Saviano, in un’agenda gli appuntamenti coi clienti

Prostituzione a Saviano, in un’agenda gli appuntamenti coi clienti

SAVIANO – Questa mattina una donna di 46 anni è stata arrestata a Saviano, in provincia di Napoli, per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. La donna, incensurata, era proprietaria di un centro benessere del luogo, che aveva trasformato in una vera e propria casa di appuntamenti. Attualmente la 46enne è stata sottoposta alla misura degli arresti domiciliari.

I dettagli dell’indagine

L’attività illecita andava avanti da almeno da tre anni ed è proseguita anche durante il periodo del lock-down di marzo e aprile, avendo solo un calo di affluenza soltanto durante la fase della zona rossa per il Covid-19. Successivamente, dopo la scadenza delle restrizioni anti-covid, l’attività di prostituzione è ricominciata, parallelamente a quella lecita del centro benessere, che ha ripreso a funzionare regolarmente.

La signora arrestata, una donna incensurata di 46 anni, gestiva la casa d’appuntamenti, reclutando tramite annunci sul web altre signore e ragazze disposte a prostituirsi. Nell’annuncio non vi erano chiari riferimenti all’attività di meretricio, ma lo scopo dell’ingaggio destinato alla prostituzione era chiaramente deducibile una volta entrati nella struttura.

Come funzionava il centro?

Per ogni prestazione le ragazze, non moltissime, dovevano cedere alla donna una parte del corrispettivo in denaro, motivo per il quale la donna è stata arrestata, configurandosi il reato di induzione e sfruttamento della prostituzione. La donna provvedeva anche alla selezione dei clienti. Possedeva un’agenda destinata agli appuntamenti extra con la quale proponeva solo a pochi avventori selezionati la prestazione sessuale delle ragazze da lei ingaggiate.

La 46enne arrestata sfruttava l’attività lecita del centro estetico per massaggi come copertura, tant’è vero che le prestazioni sessuali venivano anche fatturate, ovviamente dichiarando prezzi inferiori alle cifre effettivamente sborsate dai clienti e giustificandoli massaggi o altri tipi di pacchetti, realmente offerti all’interno del centro benessere. Le attività di indagine, durate diversi mesi, sono state svolte dai carabinieri della stazione di Saviano, guidati dal maresciallo capo Michele Fusco e coordinati dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Nola.

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