OTTAVIANO. Nella drammatica rapina di ieri al supermercato “Etè” di Ottaviano c’è stato anche un “giallo” legato all’eventualità di una fuga a bordo di un’ambulanza da parte dei rapinatori.
Assalto che si è concluso con la morte di uno dei titolari, Pasquale Prisco 28 anni sposato e padre di due bimbe, e il ferimento di altre nove persone. L’allarme per il timore di una fuga a bordo di un’ambulanza da parte dei banditi è stato diffuso via radio ieri sera dalle forze dell’ordine, poco dopo la colluttazione scoppiata sulla strada statale 268 “del Vesuvio”, tra i carabinieri-rapinatori in fuga e i loro inseguitori. Le forze dell’ordine si sono attivate per cercare di rintracciare l’ambulanza che aveva caricato a bordo i due carabinieri-rapinatori feriti. C’era, infatti, il fondato timore che i due potessero dirottarla per proseguire la fuga. In realtà, subito dopo lo speronamento tra i carabinieri-rapinatori e i titolari e i dipendenti del supermercato subito dopo la sparatoria, mentre vebnivano allertati soccorsi e forze dell’ordine, sul posto sopraggiunge un’ambulanza della Clinica “Santa Lucia” di San Giuseppe Vesuviano di ritorno da un intervento. Il mezzo viene fermato dai due militari che chiedono soccorso, raccontano al personale di essere stati scaraventati contro il guard rail dai rapinatori che loro avevano cercato di bloccare e si fanno trasportare in ospedale a Sarno dove vengono ricoverati in un primo momento. Poi per loro il fermo per tentato omicidio plurimo (imputazione che cambierà nella notte con la morte di Prisco) e rapina aggravata e il trasferimento nel nosocomio di Salerno.

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