venerdì 19 Aprile 2024
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Referendum, GD: si scelgano gli scrutatori tra disoccupati e studenti

POLLENA TROCCHIA. Referendum. La proposta dei Giovani Democratici: si scelgano gli scrutatori tra disoccupati e studenti.

L’INIZIATIVA SERVIRÀ AD AIUTARE LE PERSONE CHE VIVONO UN DISAGIO ECONOMICO IN UN MOMENTO DI CRISI COME QUELLO ATTUALE

Prima della riunione della Commissione elettorale comunale in vista delle votazioni del Referendum Costituzionale del prossimo 4 Dicembre 2016 i Giovani Democratici di Pollena Trocchia hanno chiesto che l’utilizzo del sorteggio in seduta pubblica per la scelta degli scrutatori, pratica di democrazia e trasparenza, venga arricchita dall’introduzione di un criterio che agevoli le categorie più bisognose del contributo corrisposto per tale servizio restringendo il sorteggio ai disoccupati, inoccupati e studenti non lavoratori, purché ovviamente iscritti all’albo degli scrutatori.

“Chiediamo pubblicamente al sindaco Francesco Pinto e alla commissione  elettorale – dichiara Armando Cunzi, segretario GD Pollena Trocchia – di volere condividere con noi questo principio e di volere effettuare il sorteggio pubblico solo tra chi, nell’ambito dell’albo, si trovi in condizione di disoccupazione o inoccupazione. Oggi lo stato di bisogno economico della nostra cittadina è tale che sono davvero tante le persone per cui può essere utile il compenso degli scrutatori. Proprio per questo – prosegue – proponiamo di effettuare la nomina degli scrutatori sorteggiandoli all’interno delle classi più bisognose”.

Per dare seguito a questa semplice proposta il Comune potrebbe pubblicare un avviso nel quale s’invitano gli iscritti nell’albo degli scrutatori a produrre autocertificazione relativa al proprio stato di disoccupazione/inoccupazione, dando priorità a chi è inoccupato da più tempo. Per gli studenti, invece, si potrebbe richiedere la certificazione relativa alla propria iscrizione; infine si suggerisce di dare la possibilità anche alle persone con disabilità di presentare apposita certificazione relativa alla propria condizione presso il comune.

L’auspicio dei Giovani Democratici e quello di ottenere il consenso della Commissione elettorale “nella certezza che la trasparenza e l’imparzialità sono gli unici elementi che restituiscono dignità alla politica”. “Nel momento di maggior picco di disoccupazione giovanile, si tratterebbe di una scelta giusta ed obbligata – conclude Cunzi – Un atto dovuto in un momento di così grave crisi economica per la nostra terra e per la nostra gente, in particolare per i nostri giovani nel segno della giustizia sociale, dell’interesse pubblico e dell’assoluta trasparenza”

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