venerdì 29 Marzo 2024
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Risse ad Ottaviano, il sindaco chiude piazza Mercato

OTTAVIANO. Risse in piazza Mercato, il sindaco Luca Capasso ha deciso di chiudere la piazza di notte: “Impossibile militarizzare una città”.

Dopo l’ennesima rissa avvenuta mercoledì 12 giugno, nell’ex piazza Mercato, dove a farne le spese un giovane ottavianese pestato a sangue da alcuni bulli, il sindaco Luca Capasso non ci sta più e ha iniziato a prendere dei provvedimenti per arginare questo fenomeno. Con Lorenzo Pisanti, Vincenzo Caldarelli e Ferdinando Federico, componenti della commissione tecnica, ha preso in considerazione vari interventi tra cui un’ordinanza che vieti di notte sia il transito che la sosta in quella piazza, naturalmente eccetto i residenti. Capasso in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, spiega: “Problematica piazza Giovanni Paolo II (ex piazza Mercato): con i componenti della commissione tecnica Lorenzo Pisanti, Vincenzo Caldarelli e Ferdinando Federico stiamo valutando una serie di interventi. Tra questi, una ordinanza che disponga il divieto di transito e sosta nella piazza dalla mezzanotte alle cinque del mattino, eccetto i residenti naturalmente. Appena saranno espletate le pratiche burocratiche e tecniche, l’ordinanza andrà in vigore. Molti di voi mi chiedono più controlli. È una richiesta legittima, figlia della preoccupazione. Tuttavia è impossibile, per evidenti ragioni, pensare di militarizzare la città. Pochi incivili non possono e non devono prevalere su una maggioranza di uomini e donne che hanno valori sani. E noi dobbiamo fare la nostra parte. Lo dico innanzitutto a me stesso e poi a tutte le persone civili, senza puntare l’indice contro nessuno: bisogna trasmettere ai giovani i valori dell’educazione, del rispetto delle regole, della convivenza democratica”.

Quelle adottate dal sindaco sono iniziative ideate per contrastare il fenomeno ma molto, come già spiegato da Capasso, si può fare anche tra i giovani cercando di formarli all’educazione, al rispetto delle regole e soprattutto al convivere civilmente in una società. Naturalmente il pensiero di tutta la cittadinanza va al giovane ferito, costretto a ricorrere alle cure mediche dell’ospedale, l’augurio è quello di una pronta guarigione.

 

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