SANT’ANASTASIA. Processo all’ex sindaco, cambia l’imputazione. Colpo di scena questa mattina in udienza al tribunale di Nocera.
E’ cambiata l’imputazione nel processo per l’ex sindaco Carmine Esposito che fu arrestato nel dicembre del 2013 perché sorpreso, in flagranza di reato, mentre si faceva consegnare una tangente da 15 mila euro dall’imprenditore che aveva vinto l’appalto della gestione del servizio rifiuti al Comune. Questa mattina, su richiesta presentata dalla difesa di Esposito (affidata al professor Vincenzo Maiello e all’avvocato Antonio De Simone) il pm ha chiesto il cambio di imputazione, in pratica il reato di cui Esposito risponde non è più “concussione per induzione”, ma tentata. Una vittoria importante per la difesa che aveva sempre sostenuto, fin dal giorno dell’arresto, che i carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna che condussero le indagini avevano agito da “agente provocatore”. “Carmine Esposito e’ stato arrestato illegittimamente”, commenta il professor Maiello, “questo si evince da quanto avvenuto oggi in aula. È stata svolta nei suoi confronti attività di provocazione criminosa. Alla luce della dichiarazione della parte offesa il pm ha ritenuto di dover modificare l’imputazione rispetto al fatto di aver chiesto la somma che sarebbe stata ritrovata nella sua auto. Il reato è diventato un tentativo di induzione che consiste nel fatto di aver chiesto a un imprenditore dei soldi, il reato e’ passato quindi da consumato e tentato. Dopo i fatti di oggi, ho chiesto i termini a difesa per valutare la possibilità di chiedere il rito abbreviato. Con l’iniziativa assunta dal pm trova conferma la fondatezza della tesi che noi abbiamo sostenuto fon dal giorno dell’arresto. E’ con una certa soddisfazione che, pertanto, registriamo quanto avvenuto oggi in udienza”.
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