mercoledì 24 Aprile 2024
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S. Giuseppe. “Scuole nel caos più totale, amministrazione inefficiente”

SAN GIUSEPPE VESUVIANO. Dal movimento politico Rinascita Civile Vesuviana, riceviamo una nota sulle scuole cittadine che di seguito pubblichiamo.

Con grande rammarico e stupore, ancora una volta, siamo costretti a registrare un clamoroso caso di mala amministrazione che affligge la comunità sangiuseppese. Questa volta è toccato alle nostre scuole che, proprio in concomitanza dell’inizio del nuovo anno scolastico, sono state investite da una vera e propria emergenza, dovuta a scelte quantomeno discutibili prese da chi ci governa. Facciamo riferimento, in particolare, al plesso “Rossilli”, dove sono stati programmati dei lavori di riqualificazione proprio a settembre, costringendo i giovani alunni a migrare verso altri lidi. La domanda, a questo punto, sorge spontanea: non era possibile provvedere durante l’estate evitando questa vera e propria diaspora, che sta costringendo alcune mamme a fare salti mortali per accompagnare i propri figli a scuola? Come se non bastasse, ad aggravare la situazione ha contribuito la chiusura della struttura dell’ex Asilo Croce Rossa, la quale, a quanto pare e ad appena un anno dalla inaugurazione, è risultata avere problemi di agibilità. Tutto questo va ad inserirsi in un contesto, quello scolastico, già di per sé emergenziale, considerando la condizione alquanto fatiscente di altre strutture cittadine. A tal proposito, apprezziamo gli sforzi dell’Assessore competente Luigi Miranda, il quale dice di aver lavorato tutta l’estate sulla problematica, ma, al contempo, non possiamo fare a meno di sottolineare che gli stessi si sono appalesati del tutto insufficienti, data l’evidente criticità della situazione attuale. A tal proposito, noi di Rinascita Civile Vesuviana, auspichiamo un maggiore sforzo dell’amministrazione comunale ai fini della soluzione dell’emergenza creatasi e, per quanto riguarda il futuro, un maggiore ed ulteriore impegno, che possa scongiurare il verificarsi di situazioni emergenziali come quella che i cittadini stanno vivendo sulla propria pelle in questi giorni.

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