sabato 20 Aprile 2024
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S. Sebastiano. Pusher recidivo, arrestato due volte in otto giorni

SAN SEBASTIANO AL VESUVIO-MASSA DI SOMMA. Pusher recidivo, arrestato due volte in otto giorni. Simone Titas, 24 anni, pregiudicato del vicino Comune di Massa di Somma è stato arrestato in flagranza dai carabinieri della locale stazione mentre spacciava, in via Mercalli, una dose di marijuana. Il giovane del luogo che stava acquistando la dose, invece, è stato segnalato alla Prefettura come consumatore di sostanze stupefacenti.

E per il giovane pusher si tratta, dunque, di un arresto bis. E lampo. Solo una settimana fa, infatti, Simone Titas venne arrestato dai militari dell’arma insieme al fratello maggiore Ciro, 26enne, anche lui di Massa di Somma e al vicino di casa Francesco Coppola, 26enne, già noti anche loro alle forze dell’ordine per precedenti specifici. Nel corso del primo arresto, per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, i carabinieri eseguirono un’accurata perquisizione all’interno delle abitazioni degli arrestati rinvenendo e sequestrando droga per un valore di oltre 2 mila oltre a 2mila euro in denaro contante. Due distinte perquisizioni. A casa dei fratelli Titas: 2 grammi di hashish, 1 grammo di marijuana, tutto il kit per il confezionamento delle singole dosi e un’agenda, un “libro rosso” contenente diversi nomi – attualmente tutti al vaglio degli inquirenti – dai fornitori agli acquirenti. La perquisizione a casa dei Titas si allargò anche al giardino dove vennero trovati un panetto di  hashish di 50 grammi e ulteriori sei dosi di marijuana del peso di 7 grammi. Contemporaneamente il blitz venne eseguito anche nell’abitazione di Francesco Coppola, all’interno della quale i militari della stazione di San Sebastiano rinvennero nella camera da letto un involucro di cellophane contenente 15 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, un involucro contenente 20 grammi di sostanza solida con struttura a cristalli del tipo MDMA e, infine, denaro contante pari a 2mila euro, suddiviso in banconote di vario taglio, ritenuto con tutta probabilità il provento dell’attività illecita. di Patrizia Panico

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