venerdì 19 Aprile 2024
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Sant’Anastasia. Taglio di nastro per il primo concorso letterario “L’Orto in nero”

La prima edizione del concorso letterario per racconti noir “L’Orto in Nero” è fissata per sabato 19 maggio alle 18 all’Orto Conviviale dell’agricoltore Miriam Corongiu. Oltre alla presentazione del concorso, l’inaugurazione della “Little Free Library”e contributo benefico al progetto scientifico “Veritas”.

Taglio di nastro per il primo concorso letterario nazionale “L’Orto in nero”, nato da un’idea dello scrittore Gianluca Di Matola, la presentazione avverrà sabato 19 maggio alle 18 presso l’Orto Conviviale di via Macedonia dell’attivista della “Rete di cittadinanza e comunità” l’agricoltore Miriam Corongiu. La Rete di cittadinanza è una realtà che mette in relazione molteplici associazioni che si occupano costantemente di responsabilizzare le comunità alla prevenzione e salvaguardia dell’ambiente contro lo sversamento illegale di rifiuti tossici. Il tema scelto per il concorso è la devastazione ambientale in “Terra dei fuochi”, non riferita solo ai comuni campani ma a anche a tutte quelle zone d’Italia ritenute inquinate e si registrano danni sia ambientali che alla salute pubblica. Saranno presenti Vincenzo Tosti grande attivista per la Rete di Cittadinanza, Raniero Madonna attivista di Stop Biocidio l’avanguardia di ambientalista campana, lo scrittore e l’ideatore del concorso Gianluca Di Matola, la famosa libraria di “Mio nonno è Michelangelo” Maria Carmela Polisi, l’ideatrice della “Little Free Library di Saviano Marianna De Stefano e il giornalista Vittorio Terracciano della rivista meridionalista “Quaderni del sud”. Durante l’evento, con il motto “Prendi un libro, lascia un libro, cambia il mondo”ci sarà l’inaugurazione presso l’orto di una piccola biblioteca gratuita la “Little Free Libray” dove sarà possibile effettuare lo scambio libri. Inoltre attraverso l’acquisto di alcuni gadget si potrà contribuire al progetto scientifico “Veritas” che da tempo effettua test tossicologici sui cittadini che fanno parte dei paesi della “Terra dei Fuochi”. Miriam Corungiu spiega: “L’Orto in nero” è una freccia all’arco dei cittadini in un contesto sociale che ha sempre più bisogno di cultura e di “aperta campagna”, sia in termini personali che collettivi: la narrazione della Terra dei Fuochi appartiene alla gente, mai alle istituzioni. Con “L’Orto in nero” riscriviamo la nostra storia, difendiamo la nostra terra, ripopoliamo le nostre campagne”.

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