venerdì 19 Aprile 2024
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Sant’Anastasia. Tre giorni di balli, canti e tammorra per “Le nostre radici”

SANT’ANASTASIA. Al via “Le nostre radici”: tre giorni di balli e canti a suono di tammorra, con la rievocazione storica del pellegrinaggio del lunedì di Pasqua alla Vergine dell’Arco.

Ritorna “Le nostre radici Città di Sant’Anastasia” la manifestazione promossa dall’associazione “San Ciro Onlus” in collaborazione con “Iocundi”, diretti da Luigi De Simone, la Paranza “O Bell o Niente” di Angelo Di Pascale e l’Associazione Eventi Mariani-Santuario Madonna dell’Arco.
La kermesse aprirà i battenti in una piazza Arco che accoglierà musica, danza e tradizione, oltre che i punti gastronomici e l’esposizione dei prodotti tipici locali, venerdì 13 settembre, a partire dalle ore 20, e saranno presenti Agostino Casillo, presidente del Parco Nazionale del Vesuvio che per l’occasione visiterà il Santuario Mariano accompagnato dal priore padre Alessio Maria Romano, Lello Abete, sindaco di Sant’Anastasia, Vincenzo De Francesco, presidente “San Ciro Onlus”.
Sarà un momento importante durante il quale non mancheranno riflessioni sull’importanza di tutelare e valorizzare non solo le produzioni tipiche, apprezzate ovunque, ma anche il patrimonio culturale, folkloristico e religioso che caratterizza da sempre il territorio vesuviano.
La serata proseguirà con balli e canti intonati alla Vergine fino a tarda notte grazie alla partecipazione di diverse paranze, come quella di “Ciccill o’ Bar”, che daranno la precedenza alla rievocazione storica dell’antico pellegrinaggio alla Madonna dell’Arco nel lunedì di Pasqua il quale sarà celebrato sabato 14 settembre con i tipici carri addobbati che partendo alle ore 18 da piazza del Lavoro, sfileranno per la città, per poi giungere in piazza Arco e marciare così davanti alla piccola basilica vaticana.
Ad attendere i carri ci saranno i figuranti che ricorderanno il corteo storico con “Iocundi” e “Mir” (associazione che promuove progetti di tutela per minori a rischio) il quali partiranno, invece, da piazza San Ciro ed approderanno al Santuario: qui sarà rievocato l’arrivo dei fujenti e ci sarà il saluto e la benedizione di padre Alessio.
La kermesse si concluderà domenica sera, 15 settembre, con gli spettacoli inerenti la tradizione popolare napoletana organizzati dalla scuola di ballo “Accademia Dream Dance” della maestra Concetta De Simone e dai ragazzi della “Mir” e della “San Ciro Onlus” che allieteranno i presenti a suon di tammorra. Non mancherà la consueta degustazione di pasta e fagioli, accompagnata da ottimo vino locale.
“Il progetto “Le nostre radici” cresce di anno in anno ed è sempre emozionante vedere la partecipazione di intere famiglie e tanti giovani a questo evento – afferma Vincenzo De Francesco, presidente “San Ciro Onlus” – La scoperta delle nostre radici è importante per non dimenticare, perché il passato e tutto il patrimonio che lo comprende, ci appartiene. Soprattutto nell’era della globalizzazione è fondamentale mantenere vive le tradizioni per non perdere la propria personalità come popolo, luogo da amare e rispettare, che può raccontarsi, ritrovarsi e migliorarsi. Ecco perché ci impegneremo sempre di più nel rendere tale festa il baluardo della nostra identità da difendere e tramandare”.
L’evento gode del sostegno del Centro Nazionale per il Volontariato, del Parco Nazionale del Vesuvio, della Pro loco dell’Arco, dell’Associazione battenti Maria Ss dell’Arco, del patrocinio dell’Ente comunale e rientra nel programma civile della Festa dell’Incoronazione.

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