Si terrà dal 27 maggio al 10 giugno 2022 la mostra “Semiosis” di Mattia Fontanella a cura di Carmine Ciccone e Mattia Fontanella presso l’archivio storico del comune di Saviano allocato presso lo storico palazzo Allocca (corso Giuseppe Garibaldi, 14). L’esposizione artistica, che gode del patrocinio del comune di Saviano, della locale ProLoco Il campanile di Saviano e dell’UNPLI Unione Nazionale ProLoco d’Italia, sarà inaugurata ufficialmente venerdì 27 maggio alle ore 19.00 con un vernissage che vedrà esibirsi l’artista Gennaro Caliendo con le sue incursioni poetiche e il maestro Onofrio Caccavale con l’accompagnamento musicale di voce e chitarra. La mostra, rientrante nel cartellone di eventi della quarta edizione di “Arte a Palazzo”, potrà essere visitata con ingresso libero tutti i giorni dalle 17.00 alle 20,00 e nei festivi dalle 10.00 alle 13.00.
BIOGRAFIA E POETICA
Mattia Fontanella nasce a Ponticelli, quartiere di Napoli, nel 28 settembre 1998. La sua infanzia, gioiosa e carica di stimoli ludici e creativi condiziona la sua visione del mondo e delle cose. Cresce conservando avidamente l’atteggiamento curioso nei confronti della natura e, come un bambino, delega alla materia pittorica un carattere magico e spirituale. Negli anni dell’adolescenza si affascina alle tecniche pittoriche ed allo studio della figura umana che indaga attentamente grazie agli studi conseguiti al liceo artistico, dove incontra i primi pilastri fondamentali della sua formazione: gli artisti Luigi Pagano e Diana D’ambrosio.
Completato il ciclo quinquennale del liceo approda all’Accademia di Belle Arti di Napoli con una mentalità ancora incerta e in fase di sperimentazione. Nel contesto di questo nuovo ciclo di studi incontra sul suo cammino formativo il terzo pilastro, l’artista Enzo Palumbo, essenziale alla stimolazione creativa verso una ricerca pittorica più concreta e fertile.
Nasce l’interesse per la macchia, l’ibrida creatura generata dal fertile caos della materia pittorica. Ecco che ritorna utile l’atteggiamento dell’infante conservato sulla superficie del suo spirito. L’atteggiamento ludico, la mania di osservare ogni cosa, anche e soprattutto la vile natura della semplice materia. Proprio come nell’infante, il saccadico movimento dei suoi occhi registra ogni secondo stimoli visivi nuovi che si fondono in una esperienza che regala un’immagine inconscia, onirica, innaturale seppur riconoscibile nella sua figurativa impronta, dunque soprannaturale. Un segno estetico che si interroga sul senso della vita. Si interroga senza alcun bisogno di risposta.
Partecipa ad alcune collettive nel corso della sua formazione nel territorio napoletano. Nel giorno 8 ottobre 2021 partecipa alla mostra “Green Image Joseph Beuys 100” presso la Galleria Civica d’Arte di Palazzo Moncada di Caltanisetta. In occasione dell’evento dona un disegno su carta dal titolo FRAMMENTI DI UNO SCIAMANO, conservato oggi nella collezione della stessa galleria. A Brusciano il 6 marzo 2022 esegue e dona alla collezione del Museo Cripta Cristo Rivelato la sua opera intitolata FERTILI FERITE. Illustra nel 2019 e nel 2022 i testi del poeta casertano Felice di Benedetto dai titoli MALLI DI NOCI e CASA IRTA.
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