venerdì 29 Marzo 2024
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Scomparso nel Mugello un bambino di 21 mesi, Nicola Tanturli

Un bambino di 21 mesi, Nicola Tanturli è scomparso nel nulla. A darne l’allarme i genitori che come ogni sera lo hanno messo a letto e questa mattina sono andati in camera per svegliarlo ma non era nel suo letto. Hanno cercato in tutta la casa e nelle zone limitrofe, ma nessuna traccia.

Sono passate quasi 24 ore, ma del piccolo non c’è traccia. È in corso una gigantesca ricerca nei boschi del Mugello che vede mobilitate centinaia di persone. Ma gli impervi crinali che segnano il confine tra la Toscana e l’Emilia Romagna rendono difficilissime le ricerche. Le squadre sono partite questa mattina disegnando ideali cerchi concentrici da Molino di Campanara, frazione di Palazzuolo sul Senio, dove il bimbo vive con i genitori e un altro fratello e poi via via si sono allargati. La zona dove sorge il casolare è isolata, raggiungibile solo attraverso una strada sterrata ed è circondata da boschi fittissimi e mancando la copertura per i cellulari le comunicazioni avvengono prevalentemente via radio. Le maglie delle ricerche stanno praticamente consentendo di battere palmo a palmo un reticolo boschivo enorme, costituito da anfratti e invasi artificiali. Uno di questi per ore è stato scandagliato, senza esito, dai sub dei vigili del fuoco. Numerose le squadre impegnate sia dall’alto con elicotteri e droni, che via terra. Carabinieri, vigili del fuoco, forestali, soccorso alpino: tutti in azione, anche i cani molecolari.

“Stiamo setacciando la zona senza sosta da questa mattina, l’intero paese è coinvolto nella ricerca del bambino, ci sono volontari anche dai paesi limitrofi, tutti stanno aiutando. Le ricerche andranno avanti fino a quando non ci sarà un esito. Ho parlato con i familiari, sono molto preoccupati chiaramente, speriamo bene” ha spiegato affranto Gian Piero Moschetti, sindaco di Palazzuolo sul Senio. “Una macchina di ricerca che andrà avanti tutta la notte e speriamo si riveli efficace – aggiunge Moschetti – l’area è di decine di chilometri quadrati con parti scoscese e molto impervie, con molti animali selvatici”. “È un intervento di ricerca delicato” ribadiscono dal soccorso Alpino Toscano.

 

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