giovedì 25 Aprile 2024
HomeCronacaSicurezza alla Fca/Stellantis Pomigliano: Slai cobas presenta esposto-denuncia in Procura

Sicurezza alla Fca/Stellantis Pomigliano: Slai cobas presenta esposto-denuncia in Procura

Pomigliano. Presentato esposto-denuncia in Procura da Slai cobas in relazione agli intollerabili livelli di esposizione a rischio dei lavoratori in Fca/Stellantis Pomigliano e dato dall’insano abbattimento dei costi di produzione da parte aziendale mediante la drastica compressione delle disposizioni di sicurezza, e “di fatto consentito dai mancati e doverosi interventi degli enti preposti che, ripetutamente sollecitati ad oggi rimangono ostinatamente inerti”.

Strutturali e gravi violazioni aziendali in termini di sicurezza e igiene sul lavoro

Premesso che:
l’incendio sviluppatosi giovedì 23 giugno u.s.al Reparto Plastica rappresenta la diretta, unica ed incontrovertibile conseguenza del totale e grave degrado (ormai strutturale) in cui versano gli ambienti di lavoro di Stellantis Pomigliano – e dell’insieme degli stabilimenti Stellantis in Italia – e derivanti dal drastico abbattimento dei costi di produzione in oggettiva violazione delle espresse normative in materia nonché dell’obbligo di correttezza e buonafede incombente su parte datoriale: in ambienti di lavoro conformi agli
espressi obblighi di legge in materia (nonché del puro buonsenso) il richiamato incendio non avrebbe potuto generarsi!

Considerato che:
l’insano abbattimento dei costi di produzione viene realizzato da parte aziendale essenzialmente con la drastica e generalizzata compressione e/o azzeramento della necessarie ed obbligatorie disposizioni di sicurezza e igiene
negli ambienti di lavoro, la scrivente organizzazione sindacale intima alla Direzione Aziendale in indirizzo:
1) L’eliminazione dei cumuli di materiale infiammabile (cartoni, plastiche, pedane ecc.) accantonati a mò di discarica abusiva all’esterno dei reparti di produzione e contigui ad ex prati trasformati ormai in pericolosi ed infiammabili mucchi di sterpaglie in conseguenza della mancata potatura dell’erba da oltre un anno e conseguita alla riduzione dei costi aziendali. Il richiamato incendio al Reparto Plastica è, tra altro, emblematica e diretta conseguenza di tali incurie, e violazioni ed omissioni delle normative antinfortunistiche e di igiene del lavoro da parte aziendale;
2) La riparazione delle pavimentazioni dissestate all’interno delle corsie di transito veicolare (carrelli, tradotte ecc.) dei reparti di produzione con speciale riferimento all’area CDC-Tonale / Logistica (e non solo): reparto …”dove la pavimentazione è del tutto assente, esponendo i lavoratori all’inalazione delle polveri sottili che si liberano. All’interno di questa area le polveri si depositano ovunque (scrivanie, computer, sedie, area relax e sugli stessi carrelli e bull) in maniera cospicua formando delle vere e proprie nubi, in seguito ai continui passaggi dei mezzi”
3) Il ripristino dei climatizzatori ed areatori nei reparti (ad oggi non in grado di garantire adeguati e consoni livelli microclimatici come da normative vigenti);
4) Ripristino delle scale mobili per l’accesso ai locali mensa (ferme da circa un anno);
5) Ripristino del ciclo di pulizia integrato dei servizi igienici… le mancate pulizie e sanificazioni rendono di fatto inagibili tali servizi (con i bagni che, tra altro, emanano sistematici odori nauseabondi) e
– considerato l’attuale ed esponenziale incremento pandemico in atto – espongono a grave rischio sanitario ed epidemico i lavoratori costretti comunque, ad obtorto collo e loro malgrado, ad utilizzarli; nonché il ripristino della messa in sicurezza degli ambienti di lavoro come da comunicati degli altri sindacati presenti in fabbrica che qui si trasmettono in allegato: all. 1 Fiom Cgil del 13/5/22; all. 2 Fiom Cgil del 19/5/22; all. 3 Fiom CGIL del 31/5/22; all. 4 Fismic – Uilm – Ugl del 10/6/22; all. 5 Fim Cisl del 13/6/22; all.
6 Fiom Cgil del 21/6/22; all. 7 Fismic-Uilm-Ugl del 23/6/22.
Nel porgere distinti saluti la scrivente organizzazione preannuncia, in mancanza di Vostro congruo e tempestivo riscontro, ogni adeguata iniziativa di tutela giudiziale dell’incolumità e dei diritti dei lavoratori e per la messa in sicurezza (e “in decenza”) degli ambienti di lavoro nonché per la verifica di ipotesi di reato a carico dei responsabili aziendali, e di negligenza dei Rappresentanti dei Lavoratori alla Sicurezza data dal pluriennale perdurare delle situazioni qui denunciate.

 

Esposto-denuncia su violazioni normative sicurezza ed igiene sul lavoro nei reparti dello stabilimento Fca/Stellantis di Pomigliano e correlata inerzia di enti e funzioni preposte alla tutela della salute e dell’incolumità dei lavoratori.

Il grave infortunio subito da un autotrasportatore venerdì scorso nell’area di carico delle bisarche ben rappresenta gli intollerabili livelli quotidiani di esposizione a rischio cui sono sottoposti i lavoratori all’interno della fabbrica e quelli delle aziende collegate operanti nel perimetro dello stabilimento.
Ciò avviene tramite l’insano abbattimento dei costi di produzione da parte aziendale con la drastica e generalizzata compressione e/o azzeramento delle necessarie ed obbligatorie disposizioni di sicurezza e igiene negli ambienti di lavoro. Ed è di fatto oggettivamente consentito dai mancati e doverosi interventi degli enti preposti in indirizzo – ciascuno per quanto di competenza – che, ripetutamente sollecitati dai sindacati, ad oggi
rimangono ostinatamente inerti.
A tal proposito si allega e ribadisce comunicazione di Slai cobas del 25 giugno 2022 (n. 7 fogli allegati) a Procura Nola, Dipartimento Prevenzione Igiene e Medicina del Lavoro Asl Pomigliano, Giunta Regionale Campania e assessorato al Lavoro, Governo e Ministero Sviluppo Economico.
Nel porre distinti saluti ed in attesa di sollecito riscontro lo scrivente sindacato invita i destinatari in dirizzo“a doverosamente darsi una mossa” per attuare la necessaria prevenzione – oggi di fatto mancante – a tutela della vita e della salute dei lavoratori .

Abbiamo bisogno di un piccolo favore

Nel 2020, 2 milioni 145mila persone hanno letto gli articoli de La Provincia Online. Eppure, siamo rimasti tra i pochi giornali online non a pagamento e lo abbiamo fatto perché siamo convinti che tutti meritino l'accesso ad una informazione corretta e trasparente. Ma stiamo subendo anche noi gli effetti una crisi economica senza precedenti, eppure abbiamo continuato a migliorarci, a studiare nuove rubriche e trasmissioni per la nostra webtv (che trasmette per ora sulla nostra Pagina Facebook). Per continuare a fare giornalismo di inchiesta, in un territorio difficile come il nostro, adesso abbiamo bisogno di voi lettori. Non abbiamo proprietari milionari. Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permetterete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi.

Articoli recenti

Rubriche