Somma Vesuviana. Un’ipotesi, quella dei brogli e della compravendita dei voti che aveva stravolto un’intera comunità a pochi giorni dal ballottaggio. Oggi è proprio il nuovo sindaco di Somma Vesuviana Pasquale Piccolo che vuole vederci chiaro e annuncia: “Andrò in Procura a chiedere ai magistrati di fare presto nell’inchiesta”.
E poi: “Se ci sono vicende oscure, se ci sonod ei responsbaili, se qualcuno ha comprato dei voti o ha accompagnato giovani tossicodipendenti a vootare in cambio di altro, io voglio saperlo. La città deve saperlo”. L’inchiesta era partita dall’esposto firmato dal competitor di Piccolo, Antonio Granato e dai capolista dei partiti e formazioni politiche in cui si faceva presente che alcuni candidati avevano ottenuto preferenze in cambio di “denaro, buoni pasto di carne e pesce ed addirittura in cambio della cessione di sostanze stupefacenti”. In particolare, sottolineavano: “diversi tossicodipendenti, dopo aver ricevuto in più punti di Somma Vesuviana la dose di sostanza stupefacente in cambio della promessa di voto, sarebbero stati prelevati ed accompagnati, a bordo di autovetture private, al seggio”. Una vicenda su cui stanno indagando carabinieri e Procura.
DA METROPOLIS DEL 17 GIUGNO