POLLENA TROCCHIA. Ottomila euro per una buona causa: il restauro dell’arco romano all’interno del sito archeologico, costituito da una villa romana con terme distrutta nell’eruzione pompeiana del 472 d.C. e riedificata in seguito, rinvenuto nella masseria De Carolis di Pollena Trocchia. Ottomila euro per la cultura, l’arte, e, soprattutto per la salvaguardia del patrimonio archeologico locale.
Il finanziamento che ha, dunque, contribuito al restauro di una parte della villa romana del sito archeologico, proviene dai fondi raccolti in occasione della tombolata svolta in piazza Amodio, lo scorso 5 gennaio, un’iniziativa all’epoca promossa dalla Confesercenti ed in particolare da Antonio di Sapio, un giovane imprenditore pollenese, componente della Giunta provinciale della Confesercenti di Napoli.
Parte così da Pollena Trocchia un nuovo modello di cittadinanza attiva per la promozione della cultura e la salvaguardia del patrimonio archeologico. E domenica mattina, l’archeologo Ferdinando De Simone, responsabile del progetto di «Apolline project», che si occupa dello scavo e del recupero della zona archeologica ha organizzato una visita guidata al sito. Un’occasione per ringraziare innanzitutto i cittadini che hanno reso possibile il finanziamento grazie alla tombolata. Ma offrire, ancora una volta, l’opportunità di visitare la villa romana con terme, uno scavo importante e prezioso non solo per la comunità locale, che centinaia di studenti, archeologi e dottorandi provenienti dalle migliori università di tutto il mondo stanno portando avanti dal 2007. «Il contributo da noi ricevuto, pari ad 8mila euro – dice Simone – di per sé già rilevante, appare ancora più importante perché proviene da gente comune e imprenditori sensibili. E’ questo è un dato importante, per la prima volta è la comunità che reagisce e si appropria di un suo bene tutelandolo. Mi auguro – conclude – che eventi del genere siano sempre maggiori». L’operazione di restauro dell’arco romano del sito archeologico, rientra nel progetto di Apolline project, il programma di ricerca multidisciplinare che punta a portare letteralmente alla luce il “lato oscuro” del Vesuvio, ovvero, riportare alla luce il versante settentrionale del vulcano, il cui progetto bandiera è lo scavo integrale delle terme romane rinvenute a Pollena Trocchia. L’area archeologica fu letteralmente strappata alle ruspe nel 1988 e successivamente da una discarica abusiva, e, deve la sua rinascita, dal 2007, grazie ai volontari dell’Apolline Project, presieduta dall’archeologo Ferdinando Giralomo De Simone.
fonte Patrizia Panico da il Mattino area sud-costiera
Sostieni la Provinciaonline
Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.