Una nuova scoperta importante per la lotta contro la SLA ovvero la Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla), una malattia neurodegenerativa causata da una perdita progressiva dei neuroni motori o motoneuroni, cioè quelli che controllano il movimento e l’attività dei muscoli, inclusi quelli della respirazione. Dei ricercatori dell’università di Edimburgo, finanziati da una serie di associazioni di malati, sono riusciti a individuare che il deterioramento causato dalla malattia alle cellule nervose potrebbe avere una soluzione, cioè migliorando i livelli di energia fornita dai mitocondri, le centraline energetiche dei neuroni motori. E questo potrebbe accadere grazie all’utilizzo di farmaci già approvati per la cura di altre malattie.
Lo studio è stato descritto nella rivista scientifica “Acta Neuropathologica”. Prima di arrivare a questa tesi, i ricercatori si sono concentrati su una serie di modelli di cellule staminali umane, prese da persone con malattie del motoneurone. È risultato che l’assone, ovvero la zona dei neuroni motori che conduce l’impulso elettrico, è più corto in termini di dimensioni rispetto alle cellule sane. Questo implica che il movimento dei mitocondri, che viaggiano negli assoni, risultano indeboliti. A causare ciò, secondo gli studiosi, è da attribuirne al rifornimento difettoso di energia dei mitocondri, ed è proprio lavorando su questi ultimi che si può far tornare l’assone in condizioni normali.
Dopo questa importante scoperta gli studiosi sono alla ricerca per individuare i farmaci, tra quelli già esistenti per altri tipi di patologie, che possono essere in grado di stimolare i mitocondri e riparare così i motoneuroni.
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