martedì 23 Aprile 2024
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Somma. Appello, papà di un bimbo speciale: “Negato diritto all’istruzione”

SOMMA VESUVIANA. Il ritorno dell’emergenza coronavirus purtroppo ha fatto rimpiobare genitori e alunni nella didattica a distanza, misura adottata dalla Regione Campania per contenere il contagio “riesploso” di nuovo da settimane. L’impegno profuso dalla scuola, alunni e genitori è tanto affinchè si garantisca la formazione culturale dei ragazzi anche durante questa terribile pandemia, ma purtroppo per gli alunni “speciali” molto spesso la Dad è un ostacolo difficile da superare. Quindi per questo nelle scorse ordinanze regionali si dava la possibilità agli studenti affetti da disturbo dello spettro autistico di partecipare alla didattica in presenza, laddove naturalmente era garantita la sicurezza dell’alunno e del docente di sostegno. Ma purtroppo questa disposizione in molti contesti non è stata possibile attuarla o continuarla, come racconta Francesco Raia papà di un bambino speciale: “Rammaricato per la nuova ordinanza sindacale emanata dal sindaco  Salvatore Di Sarno che proroga la chiusura delle scuole senza prevedere la didattica in presenza per i “bambini speciali”  e inoltre contrariamente a quanto sancito dalle ordinanze regionali  e governative attualmente in vigore! Ahimé, purtroppo la didattica a distanza per la sua natura non si adatta ai ragazzi speciali, tra cui quelli con disturbo dello spettro autistico, per i quali è impossibile seguire le lezioni attraverso un monitor e che si giovano, invece, di una relazione  stabile con figure di riferimento quali il docente di sostegno. La frequenza avverrebbe mediante il rapporto uno a uno tra singoli bambini e il docente assegnato, senza rischi di assembramenti, con l’utilizzo dei Dispositivi di Protezione, quindi in totale sicurezza! Invece, questi bambini vengono così sempre più esclusi e privati del tempo che mai più gli sarà restituito, negando loro il diritto all’istruzione! Purtroppo, come in gergo si dice il problema è di chi lo tiene e non di chi passa e guarda.”
Ordinanza sindacale
Appello

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