SOMMA VESUVIANA. Domani sarà esattamente un mese che il Comune di Somma Vesuviana non ha una giunta. Gli assessori si dimisero in blocco, dopo che lo avevano già fatto Luigi Aliperta ed Elena Terraferma.
Da allora le riunioni si sono susseguite a ritmo serrato. Questa mattina sembrava ormai certo che il sindaco Pasquale Piccolo avrebbe nominato i nuovi assessori, ed invece così non è andata. Pronti anche alcuni decreti, rinviate le partenze del week end di alcuni componenti dell’esecutivo, ma poi tutto è stato rinviato. Uno dei crucci maggiori del nuovo esecutivo lo creerebbe “Noi Sud”. Già, perchè una volta risolto il problema con i Moderati per Somma (che sono ritornati in parte sui loro passi), adesso resta da capire cosa farà il partito rappresentato in consiglio comunale da Umberto Parisi, Preziosa Barone, Costantino Beneduce confederati con Fratelli d’Italia (Vittorio De Filippo).
Ad avere una riconferma certa sarebbero Luigi Coppola e Luigi Aliperta (quest’ultimo supportato da 3 dei 5 Moderati, 2 resterebbero ‘fedelissimi’ di Carmine Mocerino che non appoggerebbero più Piccolo in consiglio comunale). Premiati gli assessori per la loro scelta di essersi dimessi da consiglieri comunali per entrare in giunta nell’estate del 2014. Con loro “passa il turno” anche Clelia D’Avino (Aurora). “Bocciati”, Nunzio Saviano e Giovanni Salierno, il primo di Progetto Somma “boicottato” dal suo stesso consigliere Lello D’Avino che punterebbe ora su una donna da sempre vicina ai suoi progetti politici e che si occupa di comunicazione, il secondo “colpevole” di essere stato scelto dall’Aurora che ora deve premiare la fedeltà del consigliere Salvatore Granato. Resta il problema Noi Sud, casella che era ricoperta finora dal giornalista Gaetano Di Matteo, che era anche vicesindaco, cugino del consigliere Parisi. Stando ad un accordo interno al partito il primo assessore toccava appunto a Parisi e un dirigente a Costantino Beneduce (che in realtà ne ha avuti due, entrambi ai Lavori Pubblici, uno che si è dimesso perchè non aveva i titoli richiesti dal bando e l’altro arrestato per tangenti), in caso di rimpasto l’assessore toccava alla Barone. Ora la Barone avrebbe scelto come suo assessore un parente. Parente al quale il sindaco Piccolo avrebbe già detto di non voler dare il ruolo di suo “Vice”, incarico che vorrebbe destinare ad una delle tante donne che ora saranno in giunta. Ma Parisi non sembra voler rinunciare a Di Matteo assessore e quindi per questa sera è stata convocata un’altra importante riunione. Si era detto, infine, di un passaggio di Fratelli d’Italia (confederato con Noi Sud) vicino alla posizione della Barone, ma questa ipotesi è stata fermamente smentita dagli interessati che si dicono “fuori” dalla trattativa. Resta infine l’ultima casella quella che andrebbe a Somma Protagonista, rappresentata in consiglio comunale da Anita Di Palma, lei avrebbe scelto una donna, un giovane architetto. Tutte ipotesi per le quali si attendono le conferme ufficiali. Si preannuncia, quindi, un week end di riunioni e riflessioni.
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