SOMMA VESUVIANA. Due auto dei carabinieri questa mattina in Comune per eseguire una delle due ordinanze di misura cautelare nei confronti degli indagati per il rilascio di false cittadinanze.
A finire nei guai il Responsabile dell’Ufficio di Stato Civile del Comune di Somma Vesuviana, ed una donna brasiliana (con la quale era legato da una relazione sentimentale). I militari della locale Stazione (agli ordini del maresciallo Raimondo Semprevivo) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa in data 22 ottobre 2015 dal Gip del Tribunale di Nola, su richiesta della locale Procura, nei confronti di 2 indagati, il dipendente sarà sospeso dal pubblico ufficio per dodici mesi, la donna verrà sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria con divieto di dimora nel comune di Somma Vesuviana. Entrambi sono ritenuti responsabili, in concorso, del reato di “Corruzione per un atto contrario ai doveri del proprio ufficio”, altre due persone al momento risultano indagate.
L’indagine degli uomini dell’Arma era cominciata ad aprile scorso (a giugno poi un blitz all’Anagrafe e il sequestro dei pc), è stata supportata anche da intercettazioni telefoniche, ha consentito di stabilire che il dipendente comunale con il suo ruolo in municipio avrebbe ottenuto denaro contante dall’altra indagata (presidente di un’associazione di interscambio culturale tra Italia e Brasile) al fine di assicurare la positiva conclusione degli iter burocratici per il rilascio della cittadinanza italiana in favore di cittadini brasiliani, anche in presenza di grazi vizi formali della documentazione prevista.
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