SOMMA VESUVIANA. Omicidio Tufano. Si sono aggravate le condizioni di salute di uno dei fratellini – di 10 e 12 anni – in coma da diverse ore.
Questi ultimi coinvolti e rimasti gravemente feriti entrambi nell’incidente, che è già costato la vita al 28enne Antonio Tufano, sabato 26 marzo, sono tutt’ora ricoverati in prognosi riservata all’ospedale pediatrico Santobono. I due bambini sono i nipoti di Alessandro Pepe, 37 anni, ritenuto responsabile dell’incidente – avvenuto lungo via San Sossio all’altezza del ponte della strada statale 268 dei Paesi Vesuviani – e per il quale è stato arrestato per il reato -il primo in Italia – di omicidio stradale. L’arresto di Pepe è stato di fatto convalidato dal Gip (giudice per l’udienza preliminare), mercoledì 30 marzo. L’uomo però, visto il coinvolgimento anche di altre persone – i due minori a bordo con lui nell’auto – risponde anche dell’aggravante di lesioni personali stradali. I due bambini nell’impatto con l’auto del giovane Antonio Tufano avevano riportato gravi lesioni – entrambi politraumatizzati mentre il minore aveva riportato anche una lesione alla milza – tant’è che la loro prognosi non era ancora stata sciolta dai medici che li hanno in cura.
Purtroppo dall’altro giorno le condizioni di salute di uno dei fratelli si è ulteriormente aggravata giungendo al coma. Ore di ansia per la famiglia dei minori. Anche il 37enne arrestato, per le ferite riportate nell’impatto, è ancora ricoverato all’ospedale partenopeo Loreto Mare, dov’è piantonato dai carabinieri che lo hanno arrestato della Compagnia di Castello di Cisterna.
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