Somma Vesuviana. Una grande gara di solidarietà in risposta a un vile atto. È ciò che è accaduto a Salvatore, un giovane ragazzo di Sant’Anastasia, vittima di un furto d’auto avvenuto a Somma Vesuviana. Un episodio, purtroppo come tanti, ma per il quale Salvatore ha perso molto di più: in quell’auto, infatti, si trovava tutta la sua attrezzatura fotografica che gli sarebbe servita per andare a lavoro. È proprio Salvatore a raccontare l’episodio con un post su Facebook:
“Ieri pomeriggio mi hanno rubato l’automobile, in piena “zona arancione”, alle 15:00 del pomeriggio in una delle zone più trafficate di Somma Vesuviana (piazza Europa, con precisione fuori al supermercato Gennarì). All’interno del cofano della macchina avevo tutta la mia attrezzatura fotografica che mi sarebbe servita per andare a lavoro. A parte il danno, anche la beffa. Sono tempi difficili per tutti, la pandemia grava sulle situazioni economiche di ognuno di noi. Personalmente, però, ho sempre cercato di reinventarmi, facendomi forza su quello strumento che, da sempre, mi aveva consentito di guadagnarmi da vivere. Perché la fotografia, oltre ad essere la mia passione, era anche il mio lavoro. Che non potrò più esercitare perché in un quarto d’ora di assenza mi hanno rubato tutto. L’auto era assicurata, la mia attrezzatura no. Non voglio aprire polemiche sulla mancanza di controlli che dovrebbero esserci a prescindere dalla “zona” in cui ci troviamo e che, in teoria, in zona arancione dovrebbero essere anche più assidui. Non mi va neanche di augurare mali e malattie a quei pover’uomini che un lavoro non ce l’hanno e per campare hanno dovuto toglierlo anche a me, un lavoro. Voglio solo denunciare quello che è successo, mettervi in guardia perché questa pandemia ha acuito ancora di più il dislivello sociale e contribuito a “giustificare” azioni illecite agli occhi delle masse ignoranti perché “e cocc maner o piatt a tavl s’adda mettr”. Non ho mai creduto nella mentalità “mors tua vita mea” e non inizierò a farlo da ora. Ci vorrà tempo ma posso promettervi che tornerò a scattare. Con attrezzatura diversa, più scadente forse, e con qualche ottica in meno, ma tornerò. Perché la fotografia era il mio lavoro ma è ancora, e prima di tutto, la mia passione”.
Tuttavia, almeno questa volta, potrebbe esserci un lieto fine grazie agli amici di Salvatore che hanno organizzato una raccolta fondi per recuperare il denaro necessario per ricomprare tutta l’attrezzatura fotografica. “Restituiamo a Salvatore il suo lavoro e la sua passione!”, si legge nella raccolta. E in tanti, anche con un piccolo gesto di solidarietà, stanno partecipando per raggiungere l’obiettivo.
Per chi fosse interessato a contribuire alla raccolta fondi, può farlo cliccando QUI
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