Somma Vesuviana. Continua il lungo periodo complicato di pandemia che stiamo vivendo e che sta mettendo a dura prova medici e operatori sanitari; proprio per loro domani 16 novembre si pregherà, in occasione della festività di San Giuseppe Moscati. Il momento religioso è previsto per le 10,30 vicino la statua del santo, nella piazza a lui intitolata dopo il miracolo di una giovane mamma Daniela Raia, salva da un tumore. La donna e il marito hanno donato alla città una statua del santo e una targa per la grazia ricevuta. Nel pomeriggio poi, alle 18, la santa messa nella chiesa di San Giorgio. Il miracolo di Daniela non è l’unico che lega San Giuseppe Moscati alla cittadina di Somma Vesuviana, per la canonizzazione fu richiesta una seconda grazia e la chiesa ritenne miracolosa la guarigione del sommese Giuseppe Montefusco, ammalato di leucemia. Il ventenne cominciò ad avere dei disturbi a causa dei quali fu ricoverato all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove gli fu diagnosticata una leucemia acuta mieloblastica, una malattia che si sviluppa nel midollo osseo e progredisce velocemente. Il giovane sommese non rispondeva bene alle terapia e la guarigione era sempre più lontana, fin quando una notte sua madre sognò la foto di un medico in camice bianco. La donna si consultò con il parroco che le disse che con molta probabilità si trattava di Moscati. La mamma di Montefusco si recò alla chiesa del Gesù Nuovo e lì riconobbe la foto del medico che aiutava i poveri malati di Napoli. Il giovane 20enne guarì interrompendo ogni tipo di cura.

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