SOMMA VESUVIANA. Il Tar ha rigettato il ricorso presentato dalla lista Fratelli d’Italia a Somma Vesuviana. Mancava l’allegato “f”, quello che certifica il collegamento tra la lista e il candidato sindaco, in questo caso l’avvocato Pasquale Piccolo.
La mattina della presentazione ci fu un po’ di caos e il documento fu consegnato poi, con un paio di ore di ritardo, in municipio. Ma non è servito. Il Tar, per ora, li tiene fuori dalla competizione elettorale del prossimo 25 maggio. Ma non è detta l’ultima parola. “Si, il ricorso è stato rigettato”, commentano dalla sezione di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, “ma stiamo valutando la possibilità di appellarci al Consiglio di Stato”. L’intenzione, dunque, sembra quella di non volersi arrendere. Non è la prima volta che a Somma accade, nel 2006 per riammettere la lista della Margherita, e permettere che avesse la stessa opportunità di fare campagna elettorale come le altre, le elezioni slittarono finendo in pieno luglio.
Un caso che sembra ricordare quello di allora, e che potrebbe ripetersi, come ricorda anche uno dei candidati Vittorio De Filippo, consigliere comunale uscente e capolista. “Il nostro caso è molto simile a quello della Margherita di allora”, afferma, “e quindi è probabile che anche la nostra lista venga riammessa. Al momento non ho ancora avuto modo di leggere la sentenza del Tar, ma per quanto mi è stato riferito telefonicamente ho l’impressione che sia stato preso un abbaglio, come se si facesse riferimento a tutt’altro documento. Inoltre, noi abbiamo fatto presente nel nostro ricorso che il collegamento al sindaco c’era in altri atti. La sottoscrizione delle liste elettorali e il programma del sindaco dove c’è il nostro simbolo, ad esempio. E’ vero che quel giorno abbiamo presentato l’allegato in questione alle 14,10, ma noi avevamo il numero 8 per la fila e siamo entrati che erano quasi le 13, lo abbiamo consegnato poco dopo”. Troppi motivi che spingono i Fratelli d’Italia a non arrendersi alla sentenza di ieri pomeriggio. “Si l’ipotesi è quella di presentare ricorso al Consiglio di Stato, abbiamo due giorni per farlo”, aggiunge De Filippo, “Domani (oggi per chi legge, ndr) andrò a ritirare la sentenza ed i documenti e poi saremo a Roma per presentare il ricorso”.
DA METROPOLIS DEL 6 MAGGIO
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