giovedì 18 Aprile 2024
HomeCronacaSparatoria S.Anastasia, Comune si costituisce parte civile: “Uniti contro chi ci etichetta...

Sparatoria S.Anastasia, Comune si costituisce parte civile: “Uniti contro chi ci etichetta paese di camorra”

Sant’Anastasia. Il Comune di Sant’Anastasia si costituirà parte civile contro gli autori
del raid nel quale è stata ferita la piccola Assunta insieme con i suoi
genitori. Sinergia tra maggioranza ed opposizione: “Siamo uniti contro
chi etichetta la nostra Sant’Anastasia quale paese violento o di
camorra, questi episodi non si vedevano da circa vent’anni”.

Il Comune di Sant’Anastasia si costituirà parte civile contro gli autori
della sparatoria che hanno ferito la piccola Assunta e la sua famiglia
in piazza Cattaneo. Lo ha annunciato questa mattina il sindaco di
Sant’Anastasia, Carmine Esposito, in una riunione alla quale hanno preso
parte gli assessori Mario Trimarco, Cettina Giliberti, Ciro Pavone e
Veria Giordano, una rappresentanza dei consiglieri di maggioranza con
Santina Viola, Ciro Terracciano, Antonio Sebeto e i consiglieri di
opposizione Nicoletta Sannino, Rosalba Punzo e Peppe Maiello. La voce
unanime di amministrazione comunale ed esponenti di maggioranza ed
opposizione stigmatizza fortemente l’immagine distorta di Sant’Anastasia
che in questi giorni sta venendo fuori. Intanto, proprio questa mattina,
l’amministrazione ha ricevuto un ulteriore finanziamento di 150mila euro
per implementare il sistema di videosorveglianza ed è di poche ore fa
l’invito del sindaco Esposito al Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, a
Sant’Anastasia. «Sua Eccellenza mi aveva contattato all’indomani
dell’episodio in piazza Cattaneo – spiega Esposito – riconoscendo lui
stesso che la nostra Sant’Anastasia non fosse un paese dove la violenza
è all’ordine del giorno nonché annunciando presto una riunione anche con
le forze dell’ordine. Ecco, vorrei che questo summit avvenisse a
Sant’Anastasia, intanto noi affronteremo in prima linea le devianze
insieme alle associazioni che lavorano sul territorio, con i consiglieri
di maggioranza ed opposizione: su queste tematiche non ci si divide se
si ha cuore il proprio territorio». Ed è su questa linea, il fronte
comune contro ogni atto criminoso e di violenza, che si ritrova anche la
consigliera di opposizione Nicoletta Sannino, componente tra l’altro
della commissione comunale Politiche Sociali: «Su questi temi non c’è
maggioranza o opposizione che tenga – dice la consigliera Sannino che
con una nota aveva già duramente stigmatizzato l’episodio di violenza –
parteciperà a qualsiasi iniziativa che l’amministrazione prenderà in tal
senso e concordo sul condannare la strumentalizzazione che si sta
mettendo in atto a discapito del nostro paese tacciandolo come «non
sicuro», qui c’è di certo tanto da fare socialmente come in tutti gli
altri paesi della provincia di Napoli, ma non si può accettare un
inesistente allarme “camorra”».  Sia la consigliera Sannino, che gli
altri consiglieri di opposizione presenti questa mattina al Comune hanno
concordato sulla necessità di istituire un Osservatorio, operativo e non
certo di facciata, che si avvalga della collaborazione di esperti,
scuole ed associazioni, che coinvolga le famiglie dei minori a rischio e
che sia di supporto alla commissione comunale Politiche Sociali. In
sinergia inoltre con quanto il Comune mette già in campo: dal progetto
di sostegno genitoriale, al presidio in tandem con l’Asl contro l’abuso
di alcool e la richiesta di istituzione di un centro giovanile che si
occupi della fascia 11 – 18 anni. «L’amministrazione ed il consiglio
comunale, le istituzioni tutte – dice il consigliere di opposizione
Peppe Maiello, devono mettere in campo tutte le azioni necessarie per
combattere le devianze, in primis farsi sentire per implementare le
forze dell’ordine, sono poi d’accordo sulla costituzione di un
Osservatorio che possa incidere sul tessuto sociale, anche se fosse per
un solo minore a rischio. Il nostro dovere di rappresentanti dei
cittadini è questo». Il coro unanime dei consiglieri e della stessa
amministrazione è soprattutto nella condanna ovviamente di ogni episodio
criminoso ma anche della necessità di non far passare un’etichetta
negativa nei confronti della cittadina vesuviana dove si sta lavorando
per il decoro urbano e la promozione del territorio. «Sant’Anastasia non
è terra di delinquenti – dice la consigliera di opposizione Rosalba
Punzo – e mi preme soprattutto l’educazione alla legalità e alla civiltà
delle nuove generazioni, ci sono ragazzi disorientati e fragili che non
hanno punti di riferimento nemmeno nelle loro famiglie». «Ritengo
importante – ha aggiunto il consigliere Ciro Terracciano – dare un
segnale forte, perché il nostro paese non è quello del racconto
mediatico degli ultimi giorni. Si tratta di un evento isolato e slegato
dalla camorra, non è tollerabile che si etichetti il nostro come un
paese malavitoso». Nel frattempo, il sindaco Esposito ha annunciato che
nelle prossime settimane, grazie anche a nuove assunzioni nella Polizia
Locale, sarà ripensata la presenza dei vigili urbani sul territorio.

Abbiamo bisogno di un piccolo favore

Nel 2020, 2 milioni 145mila persone hanno letto gli articoli de La Provincia Online. Eppure, siamo rimasti tra i pochi giornali online non a pagamento e lo abbiamo fatto perché siamo convinti che tutti meritino l'accesso ad una informazione corretta e trasparente. Ma stiamo subendo anche noi gli effetti una crisi economica senza precedenti, eppure abbiamo continuato a migliorarci, a studiare nuove rubriche e trasmissioni per la nostra webtv (che trasmette per ora sulla nostra Pagina Facebook). Per continuare a fare giornalismo di inchiesta, in un territorio difficile come il nostro, adesso abbiamo bisogno di voi lettori. Non abbiamo proprietari milionari. Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permetterete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi.

Articoli recenti

Rubriche