Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto, l’imperatore Ottaviano, morì nel 14 dopo Cristo “apud Nolam”, nei pressi di Nola. Non si sa bene dove, ma di certo il primo imperatore romano ben conosceva l’area vesuviana e nolana e la città di Ottaviano, il cui toponimo deriva appunto dal latino Octavius, ha un indiscutibile legame storico e culturale con lui.
Fortissimo è, inoltre, anche il legame degli ottavianesi con San Michele Arcangelo, il Santo Patrono venerato in città in virtù di una tradizione antichissima. Anche per questo, l’amministrazione comunale, in collaborazione con il Parco nazionale del Vesuvio, il comitato “Agostino Cifariello” e i Lions – distretto 108 ha scelto di affidare al maestro scultore Domenico Sepe la realizzazione di due statue, una raffigurante l’imperatore Cesare Ottaviano Augusto e l’altra San Michele.
Le due statue si trovano ai piedi del Palazzo Mediceo e saranno inaugurate sabato 25 novembre alle 9,30 con un evento che si terrà presso la chiesa di San Michele Arcangelo. Con la moderazione della giornalista Giovanna Salvati, interverranno il prof. Biagio Simonetti (sindaco di Ottaviano), l’avv. Fiorella Saviano (consigliere comunale delegata alla cultura), il prof. Carmine Cimmino (storico), l’avv. Marcello Fabbrocini (presidente Comitato Civico A. Cifariello), l’avv. Vincenzo Iovino (referente Lions Club International distretto 108 YA IX circoscrizione Zona XX), il prof. Umberto Catapano (storico e consigliere Comitato Civico A.Cifariello), il maestro Domenico Sepe.
Prevista la partecipazione straordinaria dell’Accademia Vesuviana del Teatro Arte e Musica diretta dal maestro Gianni Sallustro.
Scultore, pittore, scenografo. Domenico Sepe ha già realizzato diversi monumenti e opere pubbliche, toccando varie tematiche, dalla scultura sacra a quella commemorativa; le sue opere sono state posate lungo tutto il territorio nazionale, in diverse regioni, e in ambito internazionale (Spagna, Brasile e Argentina). Celebre la sua “D10S” (esposta a lungo all’esterno dello stadio Diego Armando Maradona).

Abbiamo bisogno di un piccolo favore
Nel 2020, 2 milioni 145mila persone hanno letto gli articoli de La Provincia Online. Eppure, siamo rimasti tra i pochi giornali online non a pagamento e lo abbiamo fatto perché siamo convinti che tutti meritino l'accesso ad una informazione corretta e trasparente. Ma stiamo subendo anche noi gli effetti una crisi economica senza precedenti, eppure abbiamo continuato a migliorarci, a studiare nuove rubriche e trasmissioni per la nostra webtv (che trasmette per ora sulla nostra Pagina Facebook). Per continuare a fare giornalismo di inchiesta, in un territorio difficile come il nostro, adesso abbiamo bisogno di voi lettori. Non abbiamo proprietari milionari. Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permetterete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi.