giovedì 18 Aprile 2024
HomeAttualitàStrage rapido 904, il vescovo: "Crocifissi per la violenza di un'ideologia" FOTOGALLERY

Strage rapido 904, il vescovo: “Crocifissi per la violenza di un’ideologia” FOTOGALLERY

SOMMA VESUVIANA. E’ cominciata con una commemorazione al cimitero di Somma Vesuviana e poi una messa nella chiesa di San Giorgio la giornata per ricordare le vittime sommesi della strage del Rapido 904.

In quel terribile attentato fu sterminata un’intera famiglia: Nicola De Simone, 40 anni e la moglie Angela Calvanese di 33 e i loro bimbi Giovanni di 4 e Anna di 9.
Prima una corona deposta al cimitero cittadino alla presenza delle autorità civili e militari, voluta dal sindaco Pasquale Piccolo e dall’assessore Elena Terraferma e a seguire una messa celebrata dal vescovo di Nola Beniamino Depalma.
“Abbiamo vissuto giorni terribili negli anni ’70 e ’80”, ha ricordato il vescovo, “con la violenza del terrorismo, l’ideologia che credeva di cambiare il mondo, la storia, la struttura e invece è stata soltanto follia. Follia, quando l’ideologia prende la guida e non è più attenta all’uomo che diventa invece un nemico da eliminare. La vita va rispettata. Si dice che la storia sia maestra di vita, ma abbiamo davvero imparato da quegli anni? Da quel 23 dicembre del 1984 abbiamo imparato che l’uomo va difeso, ma da quello accade nel mondo si vede che non non abbiamo imparato molto. La violenza crea nemici non fratelli, tante vittime, molte conosciute altre meno sono stati crocifissi perchè gli uomini cominciassero a pensare”. E poi ha aggiunto: “Crocifissi come le vittime di quell’attentato, le vittime della famiglia Caslvanese e De Simone, la loro una missione per dire a tutti noi aprite gli occhi, non costruite sulla violenza, sull’ingiustizia, sull’ideologia. Ricordiamo le vostre vittime perchè senza saperlo c’hanno insegnato a pensare. Oggi il loro esempio è importante per dire ai giovani di Somma Vesuviana che così non si può vivere. Ognuno per la sua parte deve agire per dimostrare che si può cambiare. Il Signore ci dona la speranza che loro contributo sia servito per il bene della società”.

FOTO DI UMBERTO BELLINI

Abbiamo bisogno di un piccolo favore

Nel 2020, 2 milioni 145mila persone hanno letto gli articoli de La Provincia Online. Eppure, siamo rimasti tra i pochi giornali online non a pagamento e lo abbiamo fatto perché siamo convinti che tutti meritino l'accesso ad una informazione corretta e trasparente. Ma stiamo subendo anche noi gli effetti una crisi economica senza precedenti, eppure abbiamo continuato a migliorarci, a studiare nuove rubriche e trasmissioni per la nostra webtv (che trasmette per ora sulla nostra Pagina Facebook). Per continuare a fare giornalismo di inchiesta, in un territorio difficile come il nostro, adesso abbiamo bisogno di voi lettori. Non abbiamo proprietari milionari. Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permetterete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi.

Gabriella Bellini
Gabriella Bellini
Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

Articoli recenti

Rubriche